Rifiuti Ue: dal 2024 scatta l’obbligo della raccolta dell’umido

Anno nuovo, vita nuova. Anche per irifiutiorganici. Dal1° gennaio 2024, infatti, l’Unione europea implementeràl’obbligo per i Paesi membriper laraccolta differenziata dalla frazione organicadel rifiuto solido urbano. In questa direzione lavora la direttiva Ue 2018/851, chefissa obiettivi ambiziosiper ilriciclo dei rifiuti urbani:il 55% entro il 2025, il 60% entro il 2030 e il 65% entro il 2035. E l’Italia è già vicina al traguardo: il tasso di raccolta differenziata, stando ai dati delRapporto Rifiuti Urbani 2022diIspra, si attesta già al 48%. Marco Versari, presidente diBiorepack, il consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile, sottolinea il ruolo cruciale della raccolta dell’umido per raggiungere gli obiettivi di riciclo, esprimendofiducia nel modello italianoe definendolo un sistema che ha funzionato e che potrebbe diffondersi ulteriormente se percepito come vincente. Tuttavia, sottolinea chela normativa europea è solo un primo passo e non stabilisce obiettivi vincolantidi quantità e qualità della raccolta dell’umido. La raccolta dell’umido si sta rilevando non solo un obbligo, ma un’opportunità per l’industria, promuovendo non solo lasostenibilitàambientale, ma anche generando crescita economica. Insomma, con l’obbligo imminente della raccolta differenziata dell’umido,l’Europa si prepara a una nuova sfida green. E l’Italia, già alla guida di questa rivoluzione verde, ha dimostrato che l’attenzione all’ambiente può essere anche un motore di crescita economica. Ora non ci resta che guardare avanti.