Inquinamento aviazione: il problema sono (anche) le scie di condensazione

Con il Natale alle porte, in tutto il mondo le persone sono pronte a chiudere i bagagli per partire e salire sopra un aereo che, però, incide non poco sul Pianeta. Infatti,l’aviazione è responsabile per il 3,5% del riscaldamento globale. Secondo ilrapporto del 2022 del Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui Cambiamenti climatici(Ipcc),il principale problema relativo all’inquinamento aereo potrebbe non essere il carbonio bruciato nei motori; piuttosto, è da ricercare nellenuvole sottili che si trascinano dietroi voli. Lescie di condensazionesono nuvole che si formano quando i motori di aerei e jet sparano aria calda e particelle di fuliggine in sacche di aria fredda e umida nell’alta atmosfera.L’impatto riscaldante di una scia di condensazionedura solo poche ore prima che la nube si dissolva; ma se un aereo bruciacarburante extra(producendo sempre le famose scie), la quantità in eccesso emessa rimarrà nell’atmosfera per secoli o più. Alcune compagnie aeree, comeAmerican, DeltaeKlmstanno iniziando a valutare se potrebbero ridurre il loro impatto sul riscaldamento reindirizzando un piccolo numero di aerei pervolare leggermente più in basso o più in altoper evitare di creare scie di condensazione. Lariduzione delle emissionidi carboniorichiederàgrandi investimenti in nuovi carburantienuovi modelli di aerei(oltre che decenni di attesa) Quindi, agli occhi di alcuni scienziati e compagnie aeree,evitare le scie di condensazioneè una soluzione a breve termine. «Questa è un’enorme opportunità per l’aviazione per ridurre il proprio impatto climatico, ma alla fine dobbiamo misurarlo con i giusti parametri e assicurarci che stiamo facendo del bene»,ha affermato l’esperto di traporti e ambiente all’Imperial Collegedi Londra Marc Stettler;perché in fondo, nessuno sa come verificare se questi sforzi raffredderanno effettivamente la Terra. Le compagnie aeree non sono ancora sicure su come evitare in fase di manovra le scie di condensazione. Seppur con pareri discordanti, gli scienziati stimano chel’impatto delle scie di condensazione vada dall’8% al 57%del totale inquinante dell’aviazione (3,5%), anche se con ampi margini di errore. Il problema con le scie è chele nuvole riflettono il calore del sole(di giorno) nello spazio, raffreddando la Terra. Ma, allo stesso tempo, riflettono anche ilcalore che si irradia(di notte) dalla superficie terrestre e lo rimbalzano verso il suolo e, quindi, ilPianeta si riscalda di notte. Il rapportoIpccprevede che potrebbe volercifino a un decennioprima che le compagnie aeree trasformino i loro software di pianificazione del volo. Secondo il documento del 2020 dell’Imperial Collegee dellaGerman Aereospace,reindirizzare l’1,7% dei voli potrebbe ridurrel’impatto riscaldante delle scie del 59%,bruciando solo lo 0,014% in più di carburante. Indipendentemente da ciò che accade con le scie di condensazione, le compagnie dovranno comunque lavorare perridurre le emissioni di carbonioattraversocarburanti sostenibilie aerei a idrogeno.