TikTok (di nuovo) sotto accusa: sono adeguate le politiche per tutelare i minori?

 

TikTok, la popolare piattaforma di condivisione di contenuto, è di nuovo sotto i riflettori. E questa volta sono state sollevate domande riguardo lepolitiche di sicurezza per gli utenti minori. Una recente indagine condotta daThe Guardian, infatti, ha rivelatopresunte discrepanze nelle politiche di moderazione delsocial networkcinese, suscitando preoccupazioni sulla possibile esposizione degli utenti minorenni. Ma di che cosa si tratta? Nello specifico, l’inchiesta diThe Guardianha scopertoalcuni casi in cui i moderatori avrebbero ricevuto istruzioni di permettere agli utenti under 13 di rimanere sulla piattaformaaffermando di essere sottoposti a controllo genitoriale. E un caso particolare a cui si fa riferimento è quello dell’utente appena 12enne che, nonostante fosse al di sotto del requisito minimo di età diTikTok,è stato autorizzato a rimanere sulla piattaforma poiché nella sua biografia dichiarava che l’account era gestito dai genitori. La risposta di TikTok Da canto suo,TikTokrespinge categoricamente ogni accusa, affermando di non permettere in alcun caso l’accesso agli utenti al di sotto dei 13 anni sulla sua piattaforma, e sostiene che le affermazioni sono basate su malintesi o inaccurate, sottolineando la rigidità delle proprie linee guida, che sarebbero applicate uniformemente a tutti i contenuti. Ma non è la prima volta cheTiktoksi trova sotto la lente di ingrandimento regolamentare per la gestione degli account di utenti minorenni. In particolare, l’autorità di sorveglianza dei dati irlandese ha inflitto una multa alla piattaforma per violazione della legge europea sulla protezione dei dati, mentre l’autorità di sorveglianza dei dati del Regno Unito l’aveva sanzionata per presunto abuso dei dati di minori. L’indagine condotta daThe Guardianha però anche messo in luce un’altra violazione: alcuni utenti potenzialmente minorenni hanno ricevuto etichette interne, come l’etichetta di “top creator”, ottenendo così trattamenti preferenziali.E dunque se le linee guida della comunità della piattaforma cinese specificano sì i requisiti di età, davanti ad alcune “eccezioni” sembrano essere molto indulgenti. Gli esperti del Regno Unito hanno in questo senso espresso sgomento davanti alla possibilità che agli utenti al di sotto dei 12 anni sia consentito rimanere sulla piattaforma una volta resa nota l’età, e hanno sollevatopreoccupazioni riguardo alle scelte di progettazione e moderazione del settore guidate dal profitto che possono mettere a rischio la tutela dei bambini e delle bambine. E mentreTikToksi muove tra i quadri regolamentari e risponde alle accuse, l’incidente getta (nuovamente) luce sulle sfide che le piattaforme affrontano nel garantire la sicurezza degli utenti minorenni. Ma la necessità di politiche trasparenti e applicate in modo coerente è fondamentale, specialmente quando le piattaforme di social media giocano un ruolo sempre più significativo nella vita dei giovani e dei giovanissimi. Nel frattempo l’impegno diTikToknell’affrontare le preoccupazioni sollevate sarà monitorato attentamente: sarà finalmente la volta buona?