Lotta alla povertà: le proposte della Comunità di Sant’Egidio

Mentre l’Italia si confronta con unacrescente povertà assoluta, laComunità di Sant’Egidiosi impegna a supportare coloro che vivono in condizioni di fragilità. Il presidente Marco Impagliazzo, in occasione della conferenza stampa tenutasi ieri presso la sede dell’associazione, durante la quale è stata presentata la nona edizione diDove mangiare, dormire, lavarsi(definita da Impagliazzo “la Guida Michelin dei poveri”), ha proposto di destinare una parte dei fondi del prossimo Giubileo per affrontare le emergenze abitative e sostenere le famiglie più vulnerabili. Un’iniziativa che, se realizzata, rappresenterebbe un atto digiustizia sociale senza precedenti, promuovendo l’immagine di un’Italia che non lascia indietro nessuno. Contestualmente alla presentazione diDove mangiare, dormire, lavarsi, sono stati analizzati anche alcuni dati sulla povertà in Italia: secondo Istat,sono oltre 5,6 milioni le persone che vivono in povertà assoluta. Un numero spaventoso, che è destinato ad aumentare, alimentato dall’inarrestabileinflazionee dai costi crescenti dei beni di consumo. In particolare,sono più colpite le famiglie numerose e con componenti anziani: un dato che evidenzia la necessità di interventi mirati. Inoltre, la crisi energetica e l’impennata degli sfratti contribuiscono ad acuire la situazione, mentre lapovertà sanitariasi manifesta con una significativa percentuale di persone cherimandano le cure per mancanza di risorse. Le proposte di Sant’Egidio La Comunità di Sant’Egidio, da sempre impegnata a sostenere le fasce più deboli della società, ha avanzato 2 proposte cruciali per affrontare la crisi abitativa: la creazione di unfondo di sostegno alle locazioni per famiglie in povertà estremae l’utilizzo diimmobili vuoti attraverso affitti calmierati. Secondo Impagliazzo, inoltre,il prossimoGiubileopotrebbe essere l’occasione perfetta per una “restituzione” ai più bisognosi: i fondi destinati a questo evento, se gestiti in modo intelligente e coordinato tra Governo, Regioni e Comuni, potrebbero infatti contribuire significativamente a migliorare la situazione delle famiglie in difficoltà. «Realizzare questi due obiettivi sarebbe un atto di giustizia e un vantaggio per l’intera collettività, segno di un’Italia che non lascia indietro nessuno. Del resto, la pandemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo», ha dichiarato il presidente della Comunità. «Il Giubileo, che riprende l’idea sabbatica di una redistribuzione dei beni e, più in generale, delle ricchezze prodotte, può essere il momento adatto per una “restituzione” a chi ha più bisogno. Un’operazione da fare in modo intelligente, con una cabina di regia tra governo, Regioni, Comuni e società civile, perché si possa ripartire insieme senza dimenticarsi di nessuno», ha concluso. Ma la solidarietà diSant’Egidiova oltre le parole, La comunità, infatti, ha risposto attivamente e con forza allerichieste d’aiuto nel corso del 2023, distribuendo 250.000 pacchi alimentarie aprendo nuovi centri di distribuzione. Nel complesso, i pasti offerti sono cresciuti a oltre 320.000; inoltre, l’iniziativaA Natale aggiungi un posto a tavolapermette a tutti coloro che vorranno di contribuire a offrire un pranzo dignitoso a chi è in difficoltà durante le festività.