Pittura sostenibile e… piccole grandi idee per il Pianeta

 

Tra gli slogan più ricorrenti delle manifestazioni per ilcambiamento climaticoecontro l’inquinamento ambientale, ricordiamo tuttə il famoso “There is no planet B”. Già, non esiste un Pianeta B, ma un piano B c’è. Anzi, più di uno. Ogni giorno c’è qualcunə che ne sa una più del diavolo e lancia idee geniali e invenzioni eccezionali ed ecosostenibili. Come? Dando una nuova vita a oggetti quotidiani che regolarmente gettiamo senza riflettere sulle possibilità di riutilizzo, o ingegnandosi per trasformare il banale in straordinario. Se ti sei chiestə almeno una volta cosapuoi fare per salvare il Pianeta, ma le risposte che hai trovato erano sempre le solite e banali raccomandazioni che segui già da una vita, allora questa è la rubrica che fa per te. Abbiamo raccolto le migliori invenzioni che possono aiutare la Terra che abitiamo. Tu sei dei nostri? Pittura Airlite Airliteè una pittura ecologica ed ecosostenibile che non inquina, non nuoce alla salute, rispetta il Pianeta ed èprodotta da fonti di energia 100% rinnovabile. Questa innovativa pittura, che si presenta con una consistenza in polvere e che per essere applicata deve essere semplicemente diluita in acqua, funziona come un depuratore d’aria naturale eaiuta a ridurre l’inquinamento atmosferico fino all’88.8%: per attivare le sue straordinarie proprietà ha bisogno solo dell’azione combinata dell’aria e della luce. Infatti, utilizzando una tecnologia a semiconduttore,Airlitegenera sulla superficie della parete delle cariche elettriche che si combinano con il vapore acqueo e l’ossigeno presenti nell’aria,generando degli ioni negativi che neutralizzano gliinquinanti presenti nell’aria, una volta che questi vengono in contatto con la parete. In questo modo,Airliteè in grado di eliminare gli agenti inquinanti dall’aria come gli ossidi di azoto, gli ossidi di zolfo, i VOC, le polveri sottili fino all’90%, con lo stesso effetto di un bosco di alberi ad alto fusto delle stesse dimensioni. Non è finita: infatti, se applicata all’esterno, la particolare pittura sostenibile è in grado diriflettere la componente calda della luce solare e le radiazioni solare infrarossi, consentendo anche dirisparmiare fino al 30% di energia elettrica per il condizionamento degli ambienti. Francobolli sostenibili L’idea dei francobolli sostenibilii arriva dal designer italo-spagnolo Pablo Dorigo, che utilizzaAlga Carta, una carta speciale ricavata dalle alghe, per creare i timbri che raccontano una storia. Dorigo, infatti,ricicla le alghe inquinanti della laguna di Veneziaper lavorarle e trasformarle in una carta che riproduce perfettamente quella filigranata dai francobolli tradizionali. Il progetto, dal nomeFrom Venice with algae, prende spunto dalla carta alle alghe, una particolare carta che nasce nel 1992, quando il governo italiano chiese alla cartiera veneziana Favini disfruttare in qualche modo gli accumuli di alghe che stavano danneggiando l’ecosistema della laguna veneziana. In un processo brevettato, le alghe vengono essiccate e macinate in un mulino speciale.Per creare la carta dei francobolli, poi, delle fibre di cellulosa vengono appese in acqua pulita per 24 ore, e vengono lasciate macerare. Le fibre vengono poi trasferite in un contenitore e mescolate con le alghe precedentemente polverizzate finemente e grossolanamente in quantità variabili, a seconda del colore e della consistenza desiderata della carta: più la polvere è grossolana, più la superficie della carta sarà irregolare e ruvida e più il colore sarà scuro (il colore può andare dall’avorio al marrone scuro). Infine, un deckle, un dispositivo simile a un telaio utilizzato per modellare la pasta di carta, viene immerso nella miscela eutilizzato per raccogliere le fibre, prima di lasciarle asciugare sotto una pressa per 48 ore. R.E.D Mud Un gruppo di studenti delRoyale College of Art- composto dai designer Guillermo Whittembury, Joris Olde Rikkert, Kevin Rouff e Luis Paco Bockelmann – ha escogitato un modo percreare una serie di oggetti di design riciclando i residui tossici generati dalle raffinerie di alluminioche utilizzano il processo Bayer per trasformare il minerale di bauxite in allumina. È così che nasce il progettoR.E.D Mud, un progetto chetrasforma il fango rosso, tossico e pericoloso, in un materiale ceramico utilizzabile e sicuro. Il fango rosso – il cui nome è dovuto agli ossidi di ferro, che possono raggiungere il 60% in peso della sostanza – è un rifiuto generato dalla lavorazione della bauxite impiegata per la produzione industriale dell’alluminio e a livello mondiale vengono prodotte ogni anno circa 77 milioni di tonnellate di questo materiale pericoloso. Il problema più grande che rappresental’emergenza legata a questo fango è il suo smaltimento: infatti, nella maggior parte dei casi viene scaricato in bacini di decantazione e accumulo, una pratica rischiosa dal punto di vista ambientale a causa dell’ elevata alcalinità Il progettoR.E.D. Mud(Red Mud è l’inglese per Fango Rosso ma R.E.D. è anche acronimo perResidue Enabled Designcioè “Progettazione Grazie ai Residui”), nasce per studiare nuovi metodi di trasformazione dei pericolosi residui del fango, creando set di stoviglie in “ceramica” e altre forme funzionali e di design che riecheggiano l’estetica industriale, con forme che ricordano le ciminiere delle fabbriche, i silos e i camini. Il materiale è composto principalmente da ossido di ferro (ruggine), caratterizzando il set di stoviglie con il suo colore rosso vibrante. Usando temperature di cottura diverse peròè stato possibile creare varie sfumature di colore dallo stesso materialeche vanno da un morbido terracotta rosso, fino al viola, e infine al quasi nero.