La Francia combatte il cambiamento climatico
La Francia ha assunto una posizione di leadership nella lotta contro loscioglimento dei ghiacciai. Come? Attraversouno storico stanziamento di 1 miliardo di euro, annunciato dal presidenteEmmanuel Macrondurante il summit con la comunità scientifica e i capi di Stato delle regioni polari a Parigi. Unpianoambizioso, che mira afinanziare una nuova nave per la ricerca scientifica nelle regioni polari e apromuovere un appello internazionaleper fermare lo sfruttamento dei fondali marini glaciali.«Non stiamo parlando di una minacci di domani – ha dettoMacron- ma di un pericolo già presente e in accelerazione. La trasformazione della criosfera minaccia milioni di persone e ne minaccerà miliardi nel prossimo futuro, con svariate conseguenze dirette e indirette su tutta l’umanità». E la ricerca, in questo scenario, sarà fondamentale per comprendere e affrontare il rapido scioglimento. LaFranciaha anche lanciato un appello internazionale che ha già ottenuto il sostengo di diversi Paesi, tra i quali Regno Unito, Canada, Brasile e altri 19, e che ha come obiettivo quello difermare lo sfruttamento dei fondali marini glaciali, riconoscendo l’importanza di preservare questi ecosistemi critici per il nostro Pianeta. L’attuale situazione deighiacciaie delle regioni polari è allarmante: come evidenziato dalle continue riduzioni delle calotte alpine, soltanto in Italia si è registrata unadiminuzione del 13% nel corso degli ultimi 10 anni. A livello globale, invece,ben 12 ghiacciai patrimonio dell’Unesco potrebbero scomparire entro il 2050, contribuendo a una perdita annuale di 58 miliardi di tonnellate di ghiaccio e causando un aumento dei mari di oltre 3 millimetri. Inoltre, le ultime rivelazioni indicano che il ghiacciaio marino dell’Antartide è ai minimi storici, con una diminuzione della banchisa del 40% nell’ultimo anno. Ma perché è così importante contrastare questa situazione? Lo scioglimento dei ghiacciainon solo minaccia la vita di milioni di persone nelle zone costiere, ma ha anche un impatto significativo sul bilancio energetico del Pianeta: le calotte, infatti, svolgono un ruolo cruciale nel riflesso della luce solare nello spazio, contribuendo a mantenere l’equilibrio termico sulla Terra. La loro progressiva scomparsa potrebbe quindi innescare un pericoloso circolo vizioso, portando a un aumento delle temperature che metterebbe a rischio molte forme di vita sulla Terra. Nonostante gli sforzi attuali nelcontrastare il cambiamento climatico, i risultati sono considerati insufficienti secondo esperti come il climatologoJames Hansen: secondo uno studio da lui condotto e pubblicato sulla rivista scientificaOxford Open Climate Changele promesse di riduzione delle emissioni non saranno sufficienti a fermare il riscaldamento globale, e il mondo supererà i 1,5 gradi di aumento delle temperature già prima del 2030. Durante il summit organizzato da Macron, gli esperti presenti hanno sottolineato chele temperature nell’Artico stanno aumentando 4 volte più velocemente rispetto alla media globale, prevedendo la scomparsa della metà dei 200.000 ghiacciai del mondo entro la fine del secolo. Ed ecco che l’iniziativa della Francia potrebbe rappresentare un punto di svolta, preparando il terreno per laCop28, il summit internazionale sul clima, nonostante le sfide presentate dalla direzione del manager della principale compagnia petrolifera degli Emirati Arabi Uniti.