Ecomondo, Pichetto Fratin: «Questo Governo farà il deposito delle scorie nucleari»

Ecomondo, Pichetto Fratin: «Questo Governo farà il deposito delle scorie nucleari»

 

È con grandissimo entusiasmo che ieri, martedì 7 novembre, Rimini ha accoltola 26° edizione di Ecomondo, l’expo italiana dell’economia circolare. Un’edizione imperdibile, che continuerà fino al 10 novembre, e che si è rivelata essere un trionfo di numeri e opportunità. E i numeri, impressionanti, parlano da soli:sono ben 1.500 i brand espositivi che prenderanno parte alla manifestazione. Ecomondo, però, è molto più di una semplice esposizione: l’evento offre unricco programma di 170 incontri, tra convegni, seminari e presentazioni. Tutte iniziative che permettono ai partecipanti di approfondire le tematiche più rilevanti nel campo dell’ecologiae dellasostenibilità ambientale, offrendo spunti di riflessione e strumenti pratici per costruire unfuturo più verde e più circolare. L’alto livello di qualità, innovazione e internazionalità dei contenuti è garantito dal Comitato Tecnico Scientifico, composto da oltre 80 esperti provenienti da diversi settori: scienziati, tecnici, dirigenti, rappresentanti delle istituzioni nazionali, associazioni e federazioni di settori, consorzi e istituti di ricerca. Gli ambiti chiave dell’evento In queste prime 2 giornate, gli incontri sono stati numerosissimi, riguardo l’economia circolare delle filiere non biologiche, l’economia circolare delle filiere biologiche, lagestione della risorsa idrica environmental monitoring, larigenerazione degli ecosistemi, l’economia rigenerativa e la prevenzione dei rischi ambientali. Nello specifico, il focus della 26° edizione si concentra su diversi temi chiave. In primo luogo, si è parlato e si parlerà diimplementazione nazionale delle priorità e dei progetti faro del Pnrr, esaminando lo stato di attuazione a livello nazionale dei progetti prioritari. Si affronterà poi il tema dell’adozione dell’economia circolare a livello europeo e internazionale, discutendo i progressi nell’adozione delle misure nel settore, con un’enfasi sull’efficienza dei processi, l’ecodesign, il riciclo e l’uso di materie prime secondo in vari settori industriali. Ancora, si parlerà delripristino e della rigenerazione degli ecosistemi, dellecittà verdie saranno esaminatela ricerca e l’innovazione nel contesto della sostenibilità, insieme ai finanziamenti europei disponibili per sostenere progetti innovativi. Nucleare in Italia: il governo schiaccia l’acceleratore Una delle notizie della prima giornata èla previsione del Governo italiano di realizzare un deposito per scorie nucleare “in tempi molto brevi”:l’Italia sta puntando a un significativo avanzamento nel settore nucleare. In occasione degli Stati generali della Green Economy, uno degli eventi della fiera Ecomondo, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica,Gilberto Pichetto Fratinha infatti dichiarato che «Questo Governo farà il deposito delle scorie nucleari. Non dico entro Natale, ma in tempi molto brevi. Ci sto lavorando tutti i giorni». Una dichiarazione che rappresenta sicuramente unpasso significativo nell’affrontare uno dei più grandi problemi legati al dibattito sull’energia nucleare, ossia la gestione delle scorie. Con la volontà di fare ulteriore chiarezza su un tassello così delicato, il Ministro ha poi ribadito che in futuro lo Stato non dovrebbe costruire nuove centrali, maconcedere autorizzazioni per i cosiddettismall reactor, che (scienza permettendo) dovrebbero essere realizzati entro i prossimi 10 anni. Per comprendere più a fondo la delicatezza della questione, il Ministro ha sottolineato cheil problema delle scorie è costituito in gran parte da prodotti ospedalieri, ribadendo come un’opposizione acritica al nucleare significherebbe anche opporsi a procedure mediche come la Pet: «Chi dice che non vuole il deposito delle scorie è pronto a dire a un suo famigliare o a un suo amico “non fare la Pet in ospedale perché produce scorie?” Noi produciamo mediamente 1.000 metri cubi al mese di scorie a media e bassa intensità. Dobbiamo trovare una soluzione». Le posizioni del Ministro, però, non sono certo una novità: questo Governo ha infatti sempre sostenuto l’idea delnucleare di quarta generazione, definito “pulito”, come parte di una strategia per soddisfare il fabbisogno energetico del Paese. La sfida delle rinnovabili Ma la grande sfida rimanel’accelerazione delle rinnovabili, con l’obiettivo di installare almeno6 gigawatt entro la fine dell’annoe raggiungere i 70 gigawatt entro il 2030: un traguardo tanto ambizioso quanto urgente. La sostenibilità economica e sociale,dunque, insieme all’equilibrio tra finalità ambientali ed economiche, sembrano essere punticentrali nell’agenda energetica. E il Governo italiano sembra deciso a rispettare gli obiettivi climatici, cercando un’integrazione massima tra i vari livelli istituzionali. Una sfida grande, certo, ma necessaria per una crescita complessiva che sia una vera crescita, senza decadere nel passato e puntando all’innovazione.