Si lavora a un testo unico sulla disabilità
In una mossa tesa asemplificare e consolidare il quadro normativo relativo alla disabilità, è stato istituito nei giorni scorsi, ilTavolo per la redazione di un testo unico per le disabilità, presieduto da Claudio Contessa, presidente di sezione del Consiglio di Stato. In concomitanza con tale istituzione, i ministri per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e per le Disabilità, Alessandra Locatelli, hanno redatto il Decreto che ne delinea la composizione e i compiti. Il principale obiettivo delTavoloè quello di coordinare e riorganizzare le varie disposizioni attualmente in vigore, lavorando all’elaborazione di unTesto unico per le disabilità.Questa iniziativa è da inquadrare all’interno di un percorso più ampio, relativo a una semplificazione normativa che le associazioni di categoria attendono da tempo. L’istituzione del Tavolo procede in parallelo con il lavoro già in corso per larealizzazione dei decreti attuativi della Legge Delega al Governo in materia di disabilità227/21, nata dallanecessità di allineare la normativa italiana agli standard internazionali, in particolare alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD). Lanuova definizione didisabilitàproposta si distacca da un approccio puramente medico, abbracciando una visione biopsicosociale chericonosce la disabilità come risultato dell’interazione tra le persone con menomazioni e le barriere ambientali e di atteggiamentoche ostacolano la loro piena partecipazione nella società. Inoltre, l’accento posto sull’accessibilità supera la semplice eliminazione dellebarriere architettonicheper estendersi alla promozione dell’accesso all’informazione, alla comunicazione e ai servizi, sottolineando chel’inclusione va oltre la mera mobilità fisica. Un altro aspetto cruciale riguardal’autonomia personale e la vita indipendente. Il fine è di incentivare l’autodeterminazione delle persone con disabilità, evidenziando l’importanza di fornire gli strumenti e i supporti necessari. In termini dioccupazione e formazione, sono previstemisure specifiche per favorire l’inclusione lavorativadelle persone con disabilità, riconoscendo il valore del lavoro non solo come mezzo di sostentamento, ma anche come strumento di integrazione sociale. Infine, il quadro normativo contro la discriminazione viene rafforzato, consanzioni più severe per chi viola i diritti delle persone con disabilità. Mentre idecreti attuativirappresentano un passo avanti significativo,la loro efficacia dipenderà dalla capacità di attuarli in modo corretto a livello locale. La formazione e la sensibilizzazione dei professionisti coinvolti, l’allocazione di risorse adeguate e la creazione di meccanismi di monitoraggio sono infatti essenziali per garantire che le disposizioni non rimangano lettera morta. Inoltre, èfondamentale coinvolgere le persone con disabilità e le loro organizzazioninella fase di attuazione e monitoraggio perché solo attraverso un approccio partecipativo si può garantire che le misure adottate rispondano effettivamente alle esigenze della comunità. Vincenzo Falabella, Presidente diFish(Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), uno dei componenti del Tavolo, ha espresso un giudizio positivo su questa iniziativa, sottolineando l’urgenza di semplificazione normativa a tutti i livelli nel sistema legislativo italiano.Fishè pronta a lavorare diligentemente per migliorare la qualità di vita dei cittadini e delle cittadine con disabilità e per questo Falabella ha anticipato l’istituzione di unFondo unico sulla disabilità, che segnalerà un ulteriore passo avanti verso una gestione più efficace e inclusiva delle tematiche legate a questa tematica. Con il sostegno istituzionale e l’impegno delle associazioni di categoria, il Tavolo di lavoro apre un capitolo promettente verso una maggiore chiarezza e semplicità normativa, contribuendo a creare un ambiente più favorevole e supportivo per tutti i cittadini con disabilità.