Cobat presenta Cyclus, la rivoluzione nella gestione dei veicoli fuori uso in Italia

 

Un parco auto sempre più ampio e vecchio e una carenza di materie prime: ecco perché il nostro Paeseha bisogno di una risposta improrogabile, concreta e completa alla gestione della componentisticaautomotivefuori uso. Ed ecco che, nell’ottica di questa sfida,Cobatha creatoCyclus, una nuova Rete Certificata Autodemolitori chepromette di trasformare la gestione dei veicoli fuori uso garantendo trasparenza, tracciabilità e sicurezza dei dati. La presentazione ufficiale della piattaforma è avvenuta in una tavola rotonda nella Sala Capranichetta di Piazza Montecitorio, con la partecipazione dell’ingegnereSilvia Grandi, direttore generale Economia circolaredel Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’onorevolePatty L’Abbate, vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, l’onorevoleMarco Simiani, membro della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati,Edo Ronchi, Presidente dellaFondazione per Lo Sviluppo Sostenibile,Andrea Minutolo, responsabile scientifico diLegambiente,Claudio De Persio, amministratore delegato diCobateHaiki+, e il direttore scientifico diEprcomunicazioneRoberto Della Seta. Indietro rispetto l’Europa Durante l’evento si è anche sottolineato il ruolo fondamentale del settore del riciclo dei veicoli fuori uso nell’economia europea e italiana. Infatti,ogni anno nell’Unione europea si generano circa 6 milioni di veicoli fuori uso, con l’Italia che contribuisce con oltre 1 milione di unità. Un dato aggravato dal fatto che il nostro Paese ha un parco circolante sempre più anziano, con un’età media di oltre 12 anni e detiene il primato europeo per possesso di automobili. In questo quadro, secondo un’indagine condotta dallaFondazione per lo Sviluppo Sostenibile,la filiera italiana ha raggiunto soltanto l’84,7% di recupero totale: una soglia ben lontana dall’obiettivo del 95%. E le motivazioni si possono rintracciare sia in una mancanza di forme di recupero energetico, sia nella difficoltà di trovare un circuito di valorizzazione per i materiali a minor valore di mercato. Dunque, se queste sono le premesse,Cyclusrappresenta un importante passo in avanti verso la sostenibilità e la legalità nel riciclo dei veicoli fuori uso, seguendo un percorso delineato già da tempo daCobat. Un’iniziativa che diventa ancora più cruciale alla luce del nuovo Regolamento Europeo sull’Elv (End of Life Vehicle) proposto dalla Commissione europea, chemira a promuovere la circolarità del comparto automotive in modo completo, dalla progettazione al fine vita. In merito al regolamento,Silvia Grandiha detto: «Abbiamo manifestato qualche perplessità, specie sulle ripercussioni che avrebbe sul mercato interno, vorremmo ragionarci meglio e l’orientamento della presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione europea sembra aiutarci nei tempi. Vogliamo ascoltare anche gli stakeholder del settore, questo convegno è stato un’occasione di riflessione importante nell’ottica di un dialogo costruttivo: le vostre osservazioni sul tema saranno preziose». Da canto suo,Edo Ronchi, Presidente dellaFondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha riconosciuto che la proposta diCobatè in linea con la direzione indicata dall’Unione europea e può contribuire significativamente al settore del riciclo delle auto a fine vita. Una piattaforma innovativa Ma che cos’èCyclus? Si tratta di unapiattaforma digitale certificata che conta su 4 marchi automobilistici e oltre 150 dei principali autodemolitori italiani:il suo obiettivo è garantire la corretta gestione di ogni componente di qualsiasi tipo di veicolo, compresi gli ibridi e gli elettrici. Il suo funzionamento, poi, è semplice: le case automobilistiche possono accedere ai dati relativi ai veicoli che hanno immesso sul mercato, mentre gli autodemolitori possono inserire i dati dei componenti dei veicoli in ingresso. Inoltre, la piattaforma offre report, statistiche e schede sugli autoveicoli, contribuendo così alla riduzione dell’impatto ambientale e al risparmio energetico. «Promuovere le buone pratiche di recupero e riciclo perCobatè un obiettivo costitutivo. Da tempo siamo chiamati a dare sostanza a un cambio di passo nella gestione del fine vita – ha dichiaratoClaudio De Persio, amministratore delegato diCobateHaiki+- e il comparto dell’auto su questo ha dimostrato lungimiranza e senso pratico. CycluseCobatintendono accompagnare questo processo di sostenibilità in modo pieno, fornendo una soluzione innovativa ed efficiente per facilitare il raggiungimento degli obiettivi essenziali di tutela ambientale e di trasparenza».