Roma diventerà la capitale del solare?

 

A modo suo,Roma punta a diventare la capitale delsolare. Nel 2022 a livello di Comune quello romano è risultato, dicono gli assessori della Capitale, il primo per numero di installazione di pannelli fotovoltaici,circa 17.000 impianti. Ora, sfruttandopratiche più snelle e una burocrazia meno complessa del passato, e con l’aiuto delle periferie, Roma punta a incrementare il numero dipannelli fotovoltaicisui tetti degli edifici della città. In un documentochiamatoSolare sui tetti di Roma. Il punto sulla semplificazione delle procedurerealizzato daItalia Solaresi afferma che incirca il 95% del territorio comunaleci sono le condizioni per installare, sfruttando anche semplificazioni delle normative, impianti fotovoltaici sui tetti delle case senza particolari iter autorizzativi in quanto considerabili interventi di manutenzione ordinaria e non subordinati a particolari atti di assenso. Se le cose si fanno più complesse per il centro storico della città, per cui sono necessari specifici permessi di assenso per installare i pannelli, altrove c’è spazio e potenzialità per incrementare e sfruttare l’energia solare, come è stato spiegato in un convegno in collaborazione con Roma Capitale e con il patrocinio di Città Metropolitana di Roma Capitale. L’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, ha ricordato come la delibera approvata a dicembre 2022 sia uno strumento utile «per la diffusione degli impianti solari, la promozione di comunità energetiche e gruppi di autoconsumo, la semplificazione delle procedure di installazione, il supporto a famiglie, associazioni, imprese». Per tutti coloro che nella Capitale vogliono installare impianti fotovoltaici sui tetti Emilio Sani, consigliere di Italia Solare, ha ricordato che «la semplificazione normativa oggi permette di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni senza alcun iter autorizzativo perché considerati interventi di manutenzione ordinaria e pertanto non sono subordinati all’acquisizione di alcun atto di assenso. L’impianto è liberalizzato, così come le opere per la connessione alla rete, a condizione che si rimanga nell’area di pertinenza dell’edifici. Molto spesso i funzionari comunali sono in difficoltà quando i cittadini si presentano per realizzare progetti che non coinvolgono edifici comunali. Partire dal Comune di Roma per spiegare questa riforma penso sia molto importante,considerando anche che è il più popolato d’Italia». Roma ha dunque un gigantesco potenziale: «Si tratta della città dove sono stati installati più impianti fotovoltaici nel 2022. Ci sono potenzialità per diverse centinaia di migliaia di edifici per quanto riguarda il solare sui tetti. Abbiamo un confronto aperto con il Ministero dei Beni Culturali per capirecome coniugare lo sviluppo degli impianti con il patrimonio artistico della città», ha sottolineato l’assessore Veloccia. Ovviamente, va ricordato, ci sonolimiti che riguardano determinate zone, così come quelli legati alla sicurezza, ma le pratiche possono procedere nel caso in cui non ci siano specifiche complicazioni secondo i regolamenti comunali. Il tutto vale anche per lezone periferiche, che proprio a Romastanno sperimentando sempre più l’autoproduzione energetica, come quella realizzabile grazie ai pannelli sulle scuole di Tor Bella Monaca e che, in attesa dei decreti attuativi legati alle comunità energetiche, in futuro potrebbe diventarefulcro per la transizione a energia pulita della Capitale.