Guuud niuuuz: il panda è salvo (e altre cose belle)
Oggi lacrisi climatica-ambientaleè una delle più gravi minacce e da tempo le istituzioni scientifiche e le organizzazioni ambientaliste lancianoallarmisulle condizioni degli ecosistemi globali. L‘aumento delle temperature, loscioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento chimicoe laperdita dibiodiversitàpresentano dati e trend in peggioramento. Esistono, tuttavia, anche progetti, piani di mitigazione e notizie positive che spesso passano in secondo piano.Se vuoi scoprire le belle notizie d’ambiente(dall’Italia e dal mondo), questa è la rubrica che fa per te. Il panda è salvo Ilpanda gigante, animale simbolo della Cina,non è più a rischio diestinzionesecondoThe International Union for Conservation of Nature(Iucn), che ha rivelato l’aumento della popolazione, cresciuta del17%,con un censimento nazionale: ci sono1.864 panda giganti allo stato brado nel Paese asiatico. Negli anni ‘80 la specie sembrava sul punto di estinguersi, ma l’azione di recupero patrocinata dalle autorità cinesiha portato al ripristino di parte delle aree naturali, consentendo quasi unraddoppio della popolazione negli ultimi 30 anni. «In realtà, l’aumento odierno era qualcosa che nessuno avrebbe garantito 20 anni fa. Ora il panda è un caso di grande successo» hadichiaratoFang Wang, biologo dellaSchool of Life Sciences, parte dellaFudan University. Questo risultato è stato ottenuto grazie alrecupero delle aree naturali protette, che verranno progressivamente estese fino a essere 3 volte più grandi del parco americano di Yellowstone. Inoltre, negli ultimi tempi si è scoperto che il bambù, alimento principale della dieta dei panda, è molto più resiliente al cambiamento climatico rispetto a quanto si pensasse: ciò contribuirà a un migliore adattamento degli animali. Siamo vicini al picco delle risorse fossili Secondo le nuoveproiezionidellaInternational Energy Agency(Iea),il consumo globale di petrolio, carbone e gas dovrebbe calare entro la fine del decennio: “Nonostante i discorsi ricorrenti sul picco del petrolio e del carbone nel corso degli anni, entrambi i combustibili stanno raggiungendo i massimi storici, rendendo più facile respingere qualsiasi affermazione secondo cui potrebbero essere presto in declino. Ma secondo le nuove proiezioni dell’Iea, quest’era di crescita apparentemente inarrestabile è destinata a finire in questo decennio, portando con sé implicazioni significative per il settore energetico globale e la lotta contro il cambiamento climatico” hascrittoil direttore esecutivo Fatih Birol. Il raggiungimento del picco sarebbe determinato principalmente dall’accelerazione delle energie rinnovabili,soprattutto in Cina, e dall’elettrificazione del settore automobilistico,oltre che dall’implementazione di vari piani di mitigazione nei Paesi avanzati. Ilcalo dei fossilicontribuirà a rallentare l’impatto della crisi climatica. La ninfea più piccola del mondo è viva Una particolare pianta acquatica che sembrava estinta, appartenente alla famiglia delleNymphaeaceae, è stataritrovatanelRuanda meridionaleil 29 luglio 2023, grazie alla missione congiunta dell’Università Roma Tree dell’Università di Coblenza. Il suo nome èNymphaea thermarume risulta esserela ninfea più piccola al mondo. «Con nostra grande sorpresa, questa graziosa ninfea si trova ancora allo stato selvatico con una popolazione abbondante e vitale» haaffermatoil professore Thomas Abeli del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre. Considerata come “estinta in natura”, la sua riscoperta accendenuove speranze sulla resilienza di numerose pianteche potrebbero garantire una migliore tutela dellabiodiversità del Pianeta. La Securities and Exchange Commission contro il greenwashing Il principale ente regolatore dei mercati finanziari americani, laSecurities and Exchange Commission(Sec), ha deciso di contrastare le pratiche fraudolente digreenwashingportate avanti da numerosi fondi di investimento, cambiando un regolamento vecchio di 2 decenni. Con la nuova direttiva il portafoglio di investimenti di un fondo dovrà corrispondere al focus di investimento pubblicizzato del fondo stesso e rispettare i criteri Esg. Il cambiamento è stato contestato da numerosi operatori finanziari: «La norma trascina nella sua rete più di tre quarti di tutti i fondi degli Stati Uniti, andando ben oltre i fondi Esg, senza alcuna giustificazione», ha dichiarato Eric Pan, Ceo dellaInvestment Company Institute. I fondi avranno 90 giorni per implementare le azioni correttive necessarie.