La Commissione Ue taglia le stime di crescita 2023-2024
Non potrebbero essere più chiare leprevisionidella Commissione europeariguardo il futuro economico del 2023-2024 dei Paesi membri, che annunciano un “rallentamento delle dinamiche di crescita” nonostante il “contesto di inflazione in calo e un mercato del lavoro vigoroso”. Si tratta di una previsione intermedia che va a correggere quella già presentata nel maggio 2023 alla luce delle persistenti incertezze provocate dagli enormi shock causati «dalla pandemia e della guerra provocata della Russia in Ucraina», commenta il vice presidente della Commissione EuropeaValdis Dombrovskis, il quale tuttavia attende con fiducia una lieve ripresa per il prossimo anno, «sostenuta da unmercato del lavoro vigoroso, da untasso di disoccupazione mai così bassoe da un allentamento delle pressioni sui prezzi». Nel frattempo, però, la Commissionetaglia le stime previste in primavera,passando da unaumento del Pil dell’1,1% a un modico0,8% nel 2023, mentre nel 2024 la crescita sarà dell’1,3% e non più dell’1,6%. Le politiche restrittive dellaBanca Centrale Europea, dove i falchi spadroneggiano con continui rialzi dei tassi di interesse, hanno portato risultati magri ma non irrilevanti. L’inflazione dei prezzi al consumo,infatti, continua lievemente acalare, attestandosi al 5,3% nel mese di luglio (metà del valore registrato a Ottobre 2022), ed è previsto che plani verso il5,6% nel 2023per poi diminuire fino al2,9% l’anno prossimo, poco distante dal target del 2% a cui puntano siaBcecheFed (Federal Reserve System). Come sottolinea il comunicato stampa ufficiale, l’attività economica dell’Ue è stata piuttosto modesta nella prima metà dell’anno, con unadomanda interna deboleeprezzi al consumo ancora in aumento,“nonostante il calo dei prezzi dell’energia e unmercato del lavoro eccezionalmente forte”, grazie alla costante espansione dell’occupazione e del progressivo aumento dei salari. Tra i principali attori dell’area euro, laGermaniaè decisamente ilPaese con maggiori difficoltà. La Commissione infatti prevede una contrazione economica annuale allo 0,4% (in rialzo rispetto allo 0,2% di maggio), con il serio rischio direcessioneverso la fine dell’anno(cioè un temporaneo ma significativo calo dell’attività economica caratterizzato generalmente da Pil negativo, redditi più bassi e crescita del tasso di disoccupazione). Anche se per il commissario per l’Economia Paolo Gentiloni «è un’economia forteche ha gli strumenti per riprendersi» già durante il 2024. Anche l’Italiaè interessata dairibassidella Commissione, cheha tagliato fino allo 0,9% le previsioni di crescita del 2023,mentre si stima unaumento dello 0,8%per l’anno prossimo.Stime sempre in positivo ma inferiori a quanto preventivato in primavera per il nostro Paese, rispettivamente 1,2% e 1,1%, specialmente con il tramonto dei “temporanei e straordinari incentivi” nel campo delle ristrutturazioni edilizie introdotti durante la pandemia (uno fra tutti, ilSuperbonus). Gentiloni, a margine della conferenza stampa relativa alle previsioni economiche, ha sottolineato la continua sollecitazione della Commissione verso l’eliminazione di quelle misure agevolative introdotte durante il Covid e relative ai prezzi dell’energia in quanto «hanno un costo economico difficile da sostenere» e dunque per la loro straordinarietà devono essereprogressivamente eliminate. A rendere più tesa l’economia della zona euro non ci sono solo l’invasione russa in Ucraina e le varie tensioni geopolitiche che ne conseguono. Tra le principali fonti di incertezza spiccano infatti anche icrescenti rischi climaticiche hanno colpito numerosi Paesi europei durante l’estate. Basti pensare alle tantissimeisole greche, fra tutteRodi e Corfù, avvolte dalle fiamme per giorni interi, senza tralasciare l’ondata dicaldoche ha avvolto l’Italia intera sin da giugno con forti ripercussioni sullamortalitàdovuta alle temperature eccessive, per poi estendersi nel resto d’Europa. Ilmutamento del clima, sempre meno prevedibile e violento,mette a dura prova l’economiain quanto i danni provocati dai disastri ambientali richiedonocosti di ricostruzione esosi(circa25 milioni di europer Rodi, con più di 8.000 turisti evacuati) e, di riflesso, influisce sia sulla produttività delle imprese che sulla crescita interna del prodotto interno lordo. Ecco perché l’estate ha visto un rallentamento generalizzato dell’attività economica“con unapersistente debolezza dell’industriae un rallentamento dei servizi, nonostante la brillante stagione turistica in molte parti d’Europa”. Nonostante i tagli previsti in via cautelare dalla Commissione, «dobbiamo averefiducianel futuro dell’economia europea» conclude Gentiloni, secondo cui per supportare una crescita sostenuta e sostenibile «l’efficace attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienzarimane una priorità fondamentale».