Cucina eco-friendly e… piccole grandi idee per il Pianeta

 

Tra gli slogan più ricorrenti delle manifestazioni per ilcambiamento climatico e contro l’inquinamento ambientale, ricordiamo tuttə il famoso “There is no planet B”. Già, non esiste un Pianeta B, ma un piano B c’è. Anzi, più di uno. Ogni giorno c’è qualcunə che ne sa una più del diavolo e lanciaidee genialieinvenzioni eccezionali ed ecosostenibili.Come? Dando una nuova vita a oggetti quotidiani che regolarmente gettiamo senza riflettere sulle possibilità di riutilizzo, o ingegnandosi per trasformare il banale in straordinario. Se ti sei chiestə almeno una voltacosa puoi fare per salvare il Pianeta, ma le risposte che hai trovato erano sempre le solite e banali raccomandazioni che segui già da una vita, allora questa è la rubrica che fa per te. Abbiamo raccolto lemigliori invenzioni che possono aiutare la Terrache abitiamo. Tu sei dei nostri? Watercycle Kitchen È unacucina sostenibilee intelligente che presenta unsistema integrato di recupero, filtraggio e riciclo, che consente di riutilizzare l’acqua consumata e ridurre gli sprechi. Il ciclo dell’ro blu inizia nel serbatoio; grazie all’ausilio di una pompa, viene trasportata fino al rubinetto e dopo essere stata utilizzata nelle varie attività di cucina, prosegue il suo percorso attraverso 4 diversi filtri: unfiltro a sedimenti(che svolge un ruolo essenziale nella rimozione delle particelle solide presenti nell’acqua), unfiltro a carboni attivi(che, grazie alla sua struttura porosa, trattiene le sostanze indesiderate, migliorando il sapore dell’acqua e riducendo la presenza di sostanze nocive), unfiltro a osmosi inversa(che utilizza una membrana semipermeabile che lascia passare l’acqua, la dissala e trattiene i contaminanti indesiderati) e, infine, unfiltro di sterilizzazione UV(che espone l’acqua alle radiazioni e danneggia il Dna degli organismi, impedendo loro di riprodursi, rendendo l’acqua pulita e potabile). L’azione combinata di tutti questi filtri rendel’acqua potabile e priva di contaminanti nocivi. La tecnologia diWatercycle Kitchen, inoltre, consente di attivare una coltivazione idroponica integrata che offre la possibilità di coltivare piante, erbe e spezie, producendo ingredienti freschi e sani per il cibo in cucina. Bio Oil Bio Oilè unafriggitrice per food truckche trasforma l’olio esausto delle fritture in biodieselda utilizzare come carburante per il veicolo stesso. L’innovativa tecnologia diBio Oil,inoltre, offre una nuova morfologia delle vasche di frittura, così da consentire un ridotto utilizzo dell’olio: le vaschette, infatti, hanno una capacità di 14 litri e grazie alla loro formarisparmiano circa il 22% di olio. Bio Oilè dotata di una serie di serbatoi stagni: la prima vasca (quella di contenimento) si trova sotto i contenitori di frittura ed è destinata a filtrare e raccogliere l’olio per un eventuale riutilizzo. Quando l’olio non è più riutilizzabile, passa dal serbatoio di contenimento a un miscelatore dove viene messo insieme a 2 componenti essenziali per ottenere il biodiesel: ilmetanolo liquido e un catalizzatore.Successivamente, il liquido viene trasferito in un serbatoio verticale dove avviene la separazione per gravità dei 2 prodotti finali, biodiesel e glicerina. A questo punto, i liquidi separati vengono raccolti nei rispettivi serbatoi e sfruttati per le necessità. La friggitrice presenta anche undisplay Lcd dove vengono segnalate le fasi e le tempistiche del processo,così che l’utente sappia sempre quanto tempo manca alla fine di ogni fase e quando i serbatoi sono pieni o vuoti. SandStorm Una delle cause più comuni del calo di efficacia deipannelli fotovoltaicinel tempo è lo strato disporciziache vi si deposita sopra: dalla polvere all’inquinamento atmosferico, fino alle deiezioni degli uccelli. Tutti questi fattori possono ridurre nel tempol’efficienza degli impianti fino al 35%. Per provare a risolvere il problema, nasceSandStorm, un piccolo capolavoro di ingegneria informatica e meccanica, come è stato definito Salvo Salerno e Salvatore Occhipinti, Ceo e Cto – Chief Technology Officer diReiwa(”System Integratorche studia, progetta e realizza soluzioni personalizzate e versatili nel campo della robotica, dell’intelligenza artificiale e degli impianti industriali”) Si tratta di un robot, ideato dalla startup sicilianaReiwa Engineche, grazie a un sistema di spazzole appositamente progettate e realizzate,pulisce da solo ipannelli solari. Il robot è realizzato conmateriali riciclabili e riutilizzabili al 100%ed è in grado di pulire, in maniera autonoma e a secco, i pannelli solari.SandStormè costituito da 2 organi principali: quello di movimento e quelli guidanti. Gli organi di movimento consentono al robot di muoversi liberamente e superare qualsiasi ostacolo determinato dai dislivelli. Gli elementi guidanti hanno la funzione di ancoraggio, conduzione e allineamento del robot nelle fasi di scavalcamento. Al termine del suo lavoro, il robot è in grado diricaricarsi autonomamente, tornando alla sua docking station a fine percorso.