Arriva il Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità

 

Nel panorama della legislazione italiana, in materia di disabilità entra in scena ilGarante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, istituito dal Governo in veste di legislatore delegato nell’ambito della Legge Delega 22 dicembre 2021, n. 227, mediante la quale il Governo è stato delegato ad aggiornare, migliorare e semplificare la legislazione vigente in materia di disabilità. Per quanto concerne l’organizzazione, sarà strutturato come un’autorità indipendente a carattere collegiale composto da tre membridi cui uno con funzioni di presidente, scelti tra soggettivi di notoria indipendenza e dotati di specifica e comprovata professionalità, competenza ed esperienza nel campo della tutela deidiritti umanie delcontrasto alle forme di discriminazionenei confronti dellepersone con disabilità. I membri vengono nominati d’intesa tra i presidenti della Camera e del Senato, previo parere favorevole delle Commissioni Parlamentari competenti, adottato a maggioranza qualificata. Appare dunque evidente come il procedimento sia stato strutturato per far sì che la nomina sia il risultato di una scelta condivisa tra maggioranza e opposizioni. Per quanto concerne lefunzioni, il Garante avrà il potere dipromuovere e vigilare sul rispetto dei diritti e delle norme dettate dalla Convenzione Onu, dagli accordi internazionali, dalla Costituzione e dalle leggi in materia;contrastare i fenomeni di discriminazionediretta e indiretta o di molestie in ragione della condizione di disabilità;raccogliere segnalazioni provenienti dalle persone con disabilitàe dalla associazioni;svolgere verifiche, d’ufficio o a seguito di segnalazione, sull’esistenza di fenomeni discriminatori; eformulare raccomandazioni e parerialle amministrazioni e ai concessionari pubblici, sollecitando o proponendo interventi, misure o accomodamenti ragionevoli idonei a superare le criticità riscontrate. Non èallo statopossibile fare previsioni sull’effettiva capacitàdi questa neoistituita figuradi contrastare le discriminazionidi cui ancora oggi sono destinatari i soggetti disabili, in quanto dipenderà in parte dall’autorevolezza e dall’impegno di coloro che saranno chiamati a far parte di questa autorità, e in parte dai fondi che saranno messi a disposizione per assolvere ai compiti a essa assegnati. Tuttavia, se prendiamo come metro di paragone l’esperienza emersa con autorità di garanzia già esistenti, c’è spazio per essere ottimisti.