Tra gli slogan più ricorrenti delle manifestazioni per ilcambiamento climatico e contro l’inquinamento ambientale, ricordiamo tuttə il famoso “There is no planet B”. Già, non esiste un Pianeta B, ma un piano B c’è. Anzi, più di uno. Ogni giorno c’è qualcunə che ne sa una più del diavolo e lanciaidee genialieinvenzioni eccezionali ed ecosostenibili.Come? Dando una nuova vita a oggetti quotidiani che regolarmente gettiamo senza riflettere sulle possibilità di riutilizzo, o ingegnandosi per trasformare il banale in straordinario. Se ti sei chiestə almeno una voltacosa puoi fare per salvare il Pianeta, ma le risposte che hai trovato erano sempre le solite e banali raccomandazioni che segui già da una vita, allora questa è la rubrica che fa per te. Abbiamo raccolto lemigliori invenzioni che possono aiutare la Terrache abitiamo. Tu sei dei nostri? Nastro adesivo biodegradabile Si tratta di unnastrosigillanteche ha la stessa forza adesiva dei nastri tradizionali, ma che è in grado dibiodegradarsidopo l’uso. Un’ecologica alternativa al “normale” nastro adesivo di derivazione petrolifera. Lo scotch è formato da3 strati: unsubstrato, situato nella parte inferiore del nastro e con una superficie liscia; unostrato intermedio adesivo, che è situato sopra lo strato di base ed è collegato a quello superficiale; e, infine, unostratosuperficiale. Sia lo strato adesivo che quello superficiale hannomateriali biodegradabili aggiuntiche occupano dal 60% al 70% del peso totale e che sono in grado didegradarsi in condizioni ambientali appropriate,fattore che facilita lo smaltimento dei materiali di scarto e riduce l’impatto negativo sull’ambiente. Bottiglia in Pet monostrato Sipa, l’azienda di Vittorio Veneto appartenente allaZoppas Industriese con quasi 40 anni di esperienza nelle soluzioni di contenitori in Pet, ha brevettato laprima bottiglia sostenibileal mondo inpet monostratoper vino spumante. Si tratta di una bottiglia che ha lostessoaspettoe lestessefunzionalitàdelle tipologie in vetro più tradizionali per lo spumante, ma con l’aggiunta di importanti caratteristiche: laleggerezza, l’infrangibilitàe, soprattutto, lasostenibilità. Un aspetto che la distingue dai più comunemente utilizzati packaging in vetro e alluminio. Se ilcollo dell’ innovativa bottigliaSipaè molto simile a quello della versione in vetro (il che significa che può essere chiusa con il classico tappo a fungo), una delle differenze maggiori risiede nelpeso: le versioni in Pet sonopiù leggere,solo 90 g contro un peso medio della bottiglia in vetro per spumante di 720/750 g. Questo si traduce in unimpatto positivo sulle emissioni diCO2, grazie a una logistica più efficiente e una modalità di produzione ugualmente meno impattante sull’ambiente. Intanto, mentre sempre più settori stanno modificando i propri packaging a favore del Pet,Sipasta investendo nella continuaricerca di soluzioniche permettano unriciclo totale del materiale con la minore quantità possibile di energia, mantenendo comunque alto il livello qualitativo del prodotto. Ad oggi, infatti, le soluzioni esistenti per riciclare il Pet partendo da bottiglie usate o da granulo di Rpet e garantire il food approval grade per uso alimentare richiedono giàlivelli di emissioni di CO2 di gran lunga inferioria quelle del riciclo divetroe alluminio; ma la vera sfida cheSipasta portando a compimento è ridurre l’impatto ambientale dalla produzione fino allo smaltimento delle innovative bottiglie di vino. Allbirds: scarpe sostenibili Allbirdsè un’azienda neozelandese che, da qualche anno, è nota per la sua scelta di produrrescarpe di lana sostenibili: la loro tomaia, infatti, è prodotta inlanamerino, così come lo speciale rivestimento della suola, mentre le scatole e i lacci sono realizzati in materiali riciclabili. RecentementeAllbirdsha presentato leprime scarpe a zero emissioni di carbonionette al mondo: si chiamanoM0.0nshot,saranno sul mercato dal 2024 e sono realizzate con lana, schiuma, bioplastica e imballaggi sostenibili. Hannoun’impronta di carbonio netta pari a 0,0 kg di CO2, contro una media del settore di 14 kg di Co2. Le nuove calzature hanno la tomaia inlana merino rigenerativaa 0 emissioni di carbonio coltivata in Nuova Zelanda, unaintersuola carbon negative(laSuperLightFoam)realizzata al 70% in materiali biologici, con schiuma a base di canna da zucchero a zero emissioni di carbonio eocchielli in bioplastica carbon-negativeottenuti grazie a micro organismi che convertono il metano in un polimero che può essere modellato come la plastica. Ilpackagingè molto meno ingombrante e meno pesante rispetto agliimballaggitradizionali ed è realizzato con un derivato dalla canna da zucchero e conemissioni di carbonio negative. Allbirds, il primo brand di moda al mondo a mostrare la propria impronta di carbonio su ogni prodotto, grazie a una collaborazione con Adidas era riuscito a creareuna scarpa con 2.94 kg di CO2,(ai tempi l’impronta di carbonio più bassa del mondo), mentre nel 2021 era stato in grado diridurre del 12% l’impronta di carbonio media di tutti i suoi prodotti,puntando su 3 elementi chiave: agricoltura rigenerativa, materiali rinnovabili ed energia responsabile. ConM0.0nshotha raggiunto con netto anticipo l’obiettivo, che aveva prefissato per il 2030, ovvero azzerare l’impronta di carbonio per la creazione dei suoi prodotti. Un traguardo che ora vuole tagliare con tutta la collezione.
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