Presidenziali Messico: chi è Xóchitl Gálvez?

Presidenziali Messico: chi è Xóchitl Gálvez?

 

Per ora gira in bicicletta per le strade diCittà del Messico, ma presto potrebbe dover salire sulla macchina presidenziale.Xóchitl Gálvezè considerata la vera sorpresa della campagna elettorale per leelezioni messicanedel prossimo 2 giugno, quando gli elettori saranno chiamatia rinnovare il Parlamento e a scegliere il nuovo(o la nuova)presidentedel Paese. Lacandidatura di Gálvezsta preoccupando sempre più il presidente in carica Andrés Manuel López Obrador (ribattezzato “AMLO”), populista di sinistra fino a oggi molto amato dai messicani, ma impossibilitato a ricandidarsi per via della Costituzione del Paese che stabilisce il limite di un mandato per questa carica. Finora in molti pensavano che a Obrador sarebbe bastato indicare il suo candidato preferito per continuare di fatto a mantenere il controllo sullo Stato. Gálvez sta però acquisendo sempre più popolarità anche a causa della sua storia personale, che la sta rendendo una vera e propriaicona per il mondo femminista. È nata nel 1963 aTepatec in una famiglia di origini indigenee di condizioni molto umili, con unpadrealcolizzatoe incline allaviolenza. Questa situazione l’ha spinta fin da ragazza a scegliere gli studi matematici come rivalsa, senza farsi fermare dalle difficoltà economiche. Per pagarsi gli studivendevadolciper stradae, dopo la laurea in Ingegneria informatica all’Universidad Nacional Autónoma, ha fondato negli anni ‘90 una sua azienda nel settore tecnologico. I suoisuccessi imprenditorialile hanno fatto guadagnare un posto tra i“100 leader del mondo del futuro”delForumdi Davos nel 1999. Il passato di Gálvez è stato anche segnato da untentativo di stupro subito a 17 anni,quando riuscì a mettere in fuga il suo aggressore con un saldatore. «Da allora non ho più avuto paura di nessuno», racconterà in seguito. Un episodio, quello della tentata molestia sessuale, purtroppo non raro in un contesto come quello messicano, dove i tassi di violenza sulle donne sono molto alti. La determinazione di Gálvez ha incontrato la politica nel2000, quando l’ex presidenteVicente Fox l’ha nominata responsabile dell’Ufficio per lo sviluppo dei popoli indigeni.Da allora ha iniziato il suo impegno, diventandonel 2015 sindaca del municipio Miguel Hidalgo di Città del Messicoed entrando poi inParlamento nel 2018come indipendente nelle fila del Partito di Azione nazionale, una formazione politica di centrodestra. Nel corso degli ultimi anni la sua popolarità è cresciuta sempre di più grazie a scelte a volte tacciate di populismo, come quelle di farsi fotografare mentre gira per la città in bicicletta o di presentarsi in Aula travestita da tirannosauro per protestare contro una riforma, a suo dire, «giurassica», voluta da Obrador. Ed è proprio ilpresidente uscente a essere sempre più turbato dall’ascesa di Gálvezche potrebbe far perdere i suoi delfini,allontanandolo dal potere.I sondaggi considerano questo scenario tutt’altro che improbabile. E così Obrador è passato all’attacco, tanto da decidere direndere pubblici i nomi dei clienti delle aziende della sua avversarianel tentativo di insinuare dubbi sul suo essere “contro il sistema”. Larispostadi Gálvez non si è fatta attendere: «Come dice Shakira,“Le donne non piangono – fatturano”.Ho un’attività in regola che va avanti da 31 anni». Un riferimento non casuale quello a Shakira, diventata nell’ultimo anno molto amata dalle femministe per aver denunciato in una sua hit il tradimento subito dall’ex marito Gerard Piqué. Anche nella politica messicana è arrivata l’ora del riscatto delle donne?Hips don’t lie;i sondaggi vedremo.