Parità di genere: Islanda prima per donne nei Cda (47%)

 

La presenza delledonneai vertici di imprese e Stati è ancora moltolimitata:la gender equality risulta essere ancora lontana e la strada per ottenerepari opportunità nel mondo dell’imprenditoria e del managementè ancora lunga. Il divario di genere nelle posizioni ai vertici è statoanalizzato dagli esperti del colosso assicurativoWilliam Russell, di proprietàAllianz, i cui dati mettono in evidenza ladebole presenza delle donne nei board delle aziende. L’Islandasi trova nellaprimaposizione del ranking, con una rappresentanza delle quote rosa del47,1%a fine 2022: un dato che fa ben sperare, dal momento che a fine del 2021 la presenza delle donne nei Consigli d’Amministrazione (CdA) di aziende con oltre 50 dipendenti segnava il 41,5% nelle quotate in borsa e il 38,3% nelle non quotate. Al secondo posto si piazza laFranciacon il45,3%; segue, al terzo posto, l’Italiache, con l’introduzione dell’obbligo normativo grazie allaLegge Golfo Mosca(a favore delle quote di genere nei CdA), è passata da circa il 7% al 38,8%, registrando un’avvenuta (ancora incompleta) rivoluzione nel campo dell’empowerment femminile. I Paesi dell’est Europae leex repubbliche sovietichevedono un’ascesa delle donne nelle imprese familiari e nelle startup,a differenza della loro stagnante assenza in Occidente. IlKazakistansi trova in vetta con il23,8%delle imprese condotte da donne,mentre tra le piccole e medie (Pmi) il dato registra il 43,3%; a seguire si trovano Polonia con il 21,2%, Lettonia con il 20,7%, Bielorussia con il 19,2%; la Lituania chiude con il 18,4%. Il quadro è molto simile per la presenza di donne in attività apicali a livello manageriale.Le aziende in Lettonia, Lituania e Polonia si riconfermano tra quelle con maggiore partecipazione femminile:il numero di Ceo donna è rispettivamente del 32,6%, del 30,7% e del 27,8%; entrano in questo speciale ranking anche Bulgaria (28,8%) e Malesia (26,3%). In campo politico,l’Australia è il Paese con il maggior numero di donne in Parlamento: la loro presenza si attesta al 56,6%, mentrelaFinlandiaè l’unico Stato ad aver avuto 4 premier donne. I dati sono chiari: si è ancora lontani dalla parità di genere nel mondo lavorativo.L’Unione europea è a lavoro per l’adozione di misure che si occupino di regolamentareunaumento delle donne nei consigli di amministrazionein tutte le società quotate in borsa (in maniera molto simile a quanto avvenuto in Italia).

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