Fukushima: domani il rilascio delle acque nell’oceano

Fukushima: domani il rilascio delle acque nell’oceano

 

12 anni dopoil disastro della centrale nucleare diFukushima, domani inizierà lo sversamento in mare delle acque di raffreddamento contaminatedal trizio.Ad annunciarlo è il Governo giapponese dopo un lunghissimo percorso relativo allo smantellamento della centrale. La questione del rilascio, nonostante ilparere favorevole dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA)delle Nazioni Unite, da tempo è al centro dipolemiche, soprattutto relative alla pescanell’area dove avverrà lo sversamento. Ipescatori giapponesi,ma anche laCina, si oppongonoalla scelta temendo di perdere enormi opportunità economiche sul pescato. Il premier Fumio Kishida, però, tira dritto e, al netto delle condizioni meteo del mare, domani inizieranno le operazioni: l’AIEAparla di “impatto radiologico trascurabile su persone e ambiente”ma i detrattori insistono sulla pericolosità del piano discaricare acqua che contiene trizio,una sostanza che non può essere rimossa dalla tecnologia di filtraggio. Detto ciò, dal Giappone assicurano“massima trasparenza”in ogni livello dell’operazione e un continuo e costante sistema di monitoraggio sugli impatti negli ecosistemi oceanici. LaCina, contraria al rilascio, ha introdotto test di radiazioni a tappeto sui prodotti ittici provenienti dal Paese vicino eHong Kong chiede subito tagli all’import alimentare dal Giappone.Ilgovernatore di Hong Kong, John Lee, sostieneinfatti che “la sicurezza alimentare e la salute pubblica a Hong Kong sono le massime priorità del Governo. Ho immediatamente incaricato i dipartimenti governativi competenti di attivare le misure di controllo delle importazioni per proteggere la sicurezza alimentare e la salute pubblica a Hong Kong”. Mentre continuano le proteste dei pescatori,l’esecutivo promette di assumersi«l’intera responsabilità di garantire che l’industria della pesca possa continuarea guadagnarsi da vivere» ed è stato istituito unfondo milionario per risarcire i pescatori locali. L’intero ciclo di sversamento durerà anni, anche fino al2060: l’acqua verrà diluita secondo determinati standard di sicurezza prima di passare per un tunnel sottomarino e arrivare all’oceano. Tra i più critici all’intera iniziativa nipponica c’èGreenpeace Japan.Secondo l’associazione ambientalista“questa decisione ignora le prove scientifiche,viola i diritti umani delle comunità che vivono in Giappone e nella regione del Pacificoe non è conforme al diritto marittimo internazionale. Ignora infine anche le preoccupazioni delle persone, incluse quelle dei pescatori”. «Siamo profondamentedelusi e indignatiper l’annuncio del Governo giapponese di rilasciare nell’oceanoacqua contenente sostanze radioattive. Questa decisione è stata presa nonostante le preoccupazioni sollevate dai pescatori, dai cittadini, dai residenti di Fukushima e dalla comunità internazionale, soprattutto nella regione del Pacifico e nei Paesi vicini», ha concluso Hisayo Takada, project manager diGreenpeace Japan.