In Italia, secondo le stime dell’Uaar(Unione Atei Agnostici e Razionalisti) il numero di persone che hanno scelto disbattezzarsiin Italia, dal 1999 a oggi, è arrivato aquota100.000. Le ragioni dello sbattezzo sono legate non solo allamancanza di fedema anche allaperdita di fiducia nell’istituzione della Chiesa Cattolica, agli scandali che l’hanno coinvolta e anche alla forte imposizione didiktatche le persone sentono di subire, nelle proprie scelte di vita. Sbattezzo (apostasìa): cosa comporta per la Chiesa e per chi lo intraprende? Losbattezzo, dal punto di vista della Chiesa, si chiamaapostasìa. Se da un punto di vista dottrinale è un peccato mortale, per il diritto penale della Chiesa, applicabile a tutte le persone battezzate, rappresenta invece un “delitto” (Codice di diritto canonico, can. 1041). Per la Chiesa Cattolica, le persone che si proclamano atee e agnostiche, anche se non battezzate, sono da considerarsi apostate e pertanto soggette alla scomunicalatae sententiae(can. 1364), un tipo di provvedimento canonico che si applica automaticamente anche se la Chiesa non è al corrente del “delitto” commesso (lo stesso provvedimento comminato dal codice, per esempio, alla fattispecie diabortovolontario). Le conseguenze dell’apostasìae della relativascomunicasono: – privazione delle esequie ecclesiastiche in assenza di segni di pentimento; – esclusione dall’incarico di padrino o madrina per battesimo e confermazione; – necessità della licenza del vescovo per l’ammissione al matrimonio canonico. Il sito websbattezzati.itriporta lamappadegli sbattezzi registrati (con l’immagine dei documenti di conferma di avvenuta annotazione ricevuti dal parroco o dalla curia). Tuttavia, scrive il sito, “il numero di sbattezzi registrati non corrisponde ovviamente a quello degli sbattezzi effettivamente portati a termine, ed è, secondo le stime dell’Uaar, di 2 ordini di grandezza inferiore”. Perché esiste una campagna che promuove lo sbattezzo? – per coerenza e mancanza di fede se per esempio non si è più cattoliche o cattolici; – perché non ci si riconosce più nei valori della Chiesa; – perché membri di gruppi non del tutto considerati dalla Chiesa (come la comunità Lgbtq+) – per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita – per non essere considerati, dalla stessa legge italiana, “sudditi” delle gerarchie ecclesiastiche. Il Catechismo della Chiesa cattolica, infatti, ricorda che il battesimo “incorpora alla Chiesa” e”il battezzato non appartiene più a se stesso[…] perciò è chiamato […] a essere obbediente e sottomesso ai capi della Chiesa”; – per un vantaggio economico; alle persone battezzate che lavorano (anche saltuariamente) all’estero possono essere tassate per la propria appartenenza alla Chiesa cattolica(anche 60 euro al mese su uno stipendio di 2.000 euro). L’iniziativa giuridica dell’Uaar Nel 1995, l’Uaarha avviato unacampagna per la “bonifica statistica”delle personebattezzatema, dopo alcune risposte evasive ricevute dai parroci, ha spostato la questione in sede giudiziaria; si è quindi rivolta al Garante per la protezione dei dati personali per chiedere di intervenire nei confronti delle parrocchie restie allosbattezzo. Nel settembre 2006, un nuovoprovvedimento del Garanteha permesso a coloro che non conoscono la parrocchia di battesimo e ai battezzati all’estero di sottoscrivere la proprie volontà di non far più parte della Chiesa cattolica sull’atto di cresima. Inoltre l’Uaarha indetto, nel 2008, lagiornata nazionale dello sbattezzoper il 25 ottobre. Come ci si può sbattezzare (e perché si fa)? La dottoressa Adele Orioli, responsabile delle iniziative legali perUaar, ha spiegato aLa Svoltache «lo sbattezzo è un atto strettamente individuale ed è possibile aderire alla campagnainviando una semplice raccomandata». «Il garante della privacy – ha aggiunto – ha riconosciuto ildiritto fondamentale a una corretta rappresentazione di sé stessə. Ai fini statistici, con la pratica dellosbattezzo, la Chiesanon potrà più avere i dati personalie non potrà più contare quella persona nel numero dei battezzati in Italia. Va però detto che il dato delle bonifica statistica non è un dato preciso perchéi registri parrocchiali sono tenuti in modo molto impreciso».
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