Il fenomeno social delle tradwife

 

Negli ultimi anni miriadi di account ditradwifehanno fatto la loro comparsa su YouTube, Instagram eTiktok. A gestirlidonne che esaltano lo stare a casa, la sottomissione alla leadership maschile e l’avere molti figli. “Mogli tradizionali” insomma, che attraverso hashtag come#tradwifecreano una community e usano questicanaliper fornire suggerimenti, trucchi e spiegazioni sul loro stile di vita. Essere una tradwife non significa solo essere unacasalingao unamammache sceglie di stare a casa, anche se questo ne fa parte. Essere unamoglie tradizionaleimplica prendere una posizione, o anche un’identità, all’interno di una relazione in cuiil maschio è la figura dominante. Le “nuove” casalinghe tra social, marketing e app di dating Il desiderio di alcuni di ritornare a ruoli relazionali tradizionali ha trovato una voce digitale nel movimento delle tradwife. Una tradwife non lavora masi occupa dei figli, del marito, della casaper poi parlare ininterrottamente di quanto tutto questo sia bello e giusto sui social media. Chi avrebbe mai detto che essere così tradizionali fosse anche così moderno? Eppure nel mondo delle mogli tradizionali, in questo casoaspiranti, non mancalo leapp di dating.Non quelle tradizionali però. IlTraditional Dating Clubsi propone a esempio come l’alternativa a Tinder e simili perché si basa “su principi morali e buone maniere”. Lo stesso fawhitedate.net, che invita “gli uomini con una visione e le donne con valori a creare le famiglie tradizionali”. Un fenomeno del genere non poteva poi non generare un’interessantenicchia di mercato, come dimostra l’account InstagramIl club delle tradwife, il cui motto è “Rivendica il tradizionalismo. Rifiuta il femminismo. Abbraccia la femminilità”. La loro comunicazione si basa su video e meme, come nella migliore tradizione millennial, ma il club che vanta oltre 25.000 di follower ha anche unoshopdove acquistare cappellini, t-shirt e tazze con i vari claim, tra cui “sandiwich-maker”, perché una tradwife sa anche ironizzare. La nostalgia per l’epoca d’oro Esaminando la crescente popolarità di questa tendenza, emerge una connessione profonda con lanostalgia per un’epoca passata, in cui le donne si dedicavano principalmente alla cura della famiglia e alla gestione domestica. Tuttavia, oltre alla semplice nostalgia, è importante comprendere leimplicazioni politiche e ideologichedietroquesto movimento che in America è molto vicino all’ideologia dell’alt-right. Anche se le tradwife sono ancora una minoranza sono un fenomeno che non si sta sgonfiando.I dati che fornisceGoogle Trendma anche i numeri sulle piattaforme come Instagram e TikTok dimostrano un interesse in crescita. L’hashtag #tradwifesu Tiktok ha 200.000 visualizzazioni, ma ci sono molte altre sottocategorie, come leblacktradwife, quellecristiane, o ivari gruppi nazionali.Tra i contenuti più popolari ci sonovideo tutorial su come sottomettersi al proprio uomo. Il fenomeno delle tradwife può essere inteso come un sintomo o unareazione alla crescente insicurezza dei nostri tempi.Il desiderio nostalgico di un passato mitico, caratterizzato da abbondanza materiale e stabilità, ora si scontra con una realtà frustrante: per i giovani,costruirsi una carriera e raggiungere una sicurezza finanziaria è sempre più difficile. Le nuove generazioni devono affrontare sempre più ostacoli e con aspettative elevate ma, purtroppo, con opportunità lavorative in diminuzione in termini di vantaggi, sicurezza occupazionale e retribuzione. Il problema è che per la maggior parte delledonne, oltre al carico fisico e mentale del proprio lavoro, si va ad aggiungere “il secondo turno” a casa in quantoprincipali responsabili delle faccende domestichee della cura della famiglia. Il film di Olivia WildeDon’t Worry Darling,nonostante le sue imperfezioni, aveva colto perfettamente la questione: l’uomo moderno fatica a trovare una sua collocazione stereotipica e la donna è affaticata dalla lotta senza quartiere perbilanciare lavoro e vita privatache ha come conseguenza, a volte, lanostalgia e l’idealizzazione del modello anni 50. Una questione femminista Qualcuno potrebbe obiettare che ilfemminismoconsiste nel dare alle donne la possibilità di scegliere e non imporre un’unica via. Mala maggior parte delle tradwives attaccano il movimento femministadefinendolo un cancro e rintracciando nell’indipendenza femminile la ragione per cui così tanti matrimoni non funzionano. Ciò che è notevole dell’ondata tradwife, inoltre, è come i suoi sostenitori abbiano adottato il linguaggio della sfida e del libero arbitrio, sono conservatori che si inquadrano come radicali che vanno contro lo status quo liberale-femminista, in pratica sono la minoranza oppressa. Ciò che dovrebbe sempre rimanere chiara però è l’importanza della libera scelta. Attratta da uomini dominanti? Scelta personale. Finanziariamente dipendente da un partner? Scelta personale. Cucinare e pulire e prendersi cura dei bambini e non lamentarsi mai? Il mio corpo, la mia scelta.