La sfida tra Musk e Zuck: non c’è nulla di geniale

La sfida tra Musk e Zuck: non c’è nulla di geniale

 

Alla fine,come confermato direttamente daZuckerberg, il tanto agognatocombattimentotra il proprietario di Meta e quello di X non avverrà perchéMusk deve sottoporsi a un intervento alla spalla(anche se era stato proprio lui a proporlo con insistenza). Mark si era subito detto pronto all’idea e il suo desiderio di fare a pugni col miliardario sudafricano è una delle più concrete prove del fatto che Zuckerberg sia ancora capace di mostrare emozioni umane (alla faccia dei meme che circolano da anni). Il continuo dissing di Elon Musk (qualche notte fa ha pubblicato messaggi su X dove affermava di star andandoverso l’abitazione del rivalepronto a combattere) serve solo adistogliere l’attenzione da notizie più importantisul suo conto:secondo l’analisi delWashington Post, sotto la sua direzione, l’exTwitter sta limitando i collegamenti ai siti Web che non gli piacciono, aggiungendo unritardo di 5 secondiquando le persone fanno clic sui link che collegano a siti non graditi da Musk, come ilNew York Timese Facebook e molti altri ancora. Drew Harwell, giornalista delWashington Post, ha inoltre fatto notareche queste sue azioni, che avrebbero rivelato la localizzazione privata di Zuckerberg, avrebbero violato le policies introdotte da Musk lo scorso anno per bannare l’account che tracciava i movimenti del suo jet privato. Sebbene non ci sia il minimo rischio per l’incolumità di Zuckerberg (spende4 milioni di dollari l’annoper garantire la sicurezza della sua famiglia), la promozione di questi comportamenti infantili e criminali, anche se non realmente avvenuti, va ben oltre il cringe. Il Circo Massimo non è solo l’arena dove si è esibito Travis Scott (il 7 agosto per il primo live del suo nuovo albumUtopia), ma di esponenti politici italiani quali sindaci di diverse città che si sono mostrati subito pronti ad avallare la messa in scena di 2 tra le persone più ricche al mondo, sostenendo che in cambio sarebbero statiottenuti fondi in beneficenza per la sanità. Tra la proposta del sindaco di Benevento Clemente Mastelladi organizzare il match al Teatro Romano della sua città el’invito di Sgarbi di farlo al Colosseo,spicca l’idea del sindaco di Firenze Dario Nardella:«Una sfida tra geni come Leonardo e Michelangelo(…) Facciamone unasfida di menti, di intelligenze. Non un duello muscolare, fisico. Sono pronto a organizzare con il ministero uno “scontro” di idee e di visioni sul futuro tra questi due grandi personaggi». Ma siamo sicuri che sia davvero geniale una persona (Musk) che posta insulti di “elevato calibro” quali“Zuck is a chicken”? Forse, l’opinione pubblica italiana non ha ancora ben capito chi sia realmente Elon Musk e compreso le conseguenze terrificanti della suavisione dei socialmedia; proprio per questo motivo la politica non dovrebbe appoggiare l’iniziativa, bensì farne da contrappeso. A giugnoavevo parlato di come, a seguito dell’acquisto diTwitter da parte di Musk,la piattaforma fosse diventata una sorta difar west digitaledove chi sceglie l’abbonamento mensile gode della quasi completa libertà di pubblicare qualunque tipo di discriminazione, dove esponenti di estrema destra si sono sentiti liberi dilanciare messaggi d’odio contro varie minoranze, in particolar modo nei confronti della comunità Lgbtq+, al centro della culture war americana.