Usa, Ohio: gli elettori sostengono il diritto all’aborto?
Può uno StatoUsastoricamenterepubblicanoesprimere il proprio sostegno aldiritto all’aborto?La scorsa settimana inOhio, roccaforte del partito repubblicano, si è verificato quello che per molti era un risultato impensabile: il56,5%dei votanti harespintouna controversa riforma costituzionale chiamataIssue 1che, se fosse stata approvata, avrebbe aumentato al 60% la soglia dei voti necessari per approvare le successive modifiche costituzionali dello Stato tramite referendum. In particolare, questa misura avrebbe molto probabilmenteimpedito all’emendamento relativo al diritto all’abortoprevisto per novembre di avere successo. Oggi in Ohio la soglia minima per permettere l’approvazione di una modifica costituzionale è fissata al 50%. Secondo i sondaggi, questo risultato potrebbe essere raggiunto in occasione del prossimo referendum, che propone diaumentare le tutele per le donne che vogliono abortire e di annullare il divieto di aborto dopo le 6 settimane dal concepimento, come stabilito dal Governo repubblicano. La scelta degli elettori è stata quindi letta come unassist a favore dei movimenti per i diritti delle donneche hanno organizzato il referendum. A differenza di altre recenti chiamate alle urne, l’affluenza dei cittadini dell’Ohio è stata elevata: al referendum ha votato quasi il doppio delle persone rispetto alle primarie per il governatore dello Stato, per il Senato, la Camera e altre importanti elezioni tenutesi lo scorso anno. La grande partecipazione è stata probabilmente favorita dal dibattito sempre più divisivo attorno al tema deldiritto all’abortoin corso negli Stati Uniti.Secondo alcuni politici repubblicani, inOhio, la decisione del Governo conservatore di sostenere il divieto totale di aborto avrebbe di fatto provocato unaspaccatura tra gli elettori,favorendo scelte di voto meno intransigenti. Allo stesso tempo, nei mesi precedenti allavotazione per l’Issue 1, i repubblicani hanno messo in guardia gli elettori sul fatto cherifiutare l’innalzamento della soglia di votoal 60% nei referendum, oltre alle tutele sull’aborto, avrebbe favorito l’adozione di altre pratiche a cui generalmente i conservatori sono ostili,come le cure che affermano il genere per le personetransgender. Questa strategia avrebbe così depotenziato il messaggio principale a cui il referendum era rivolto, ovvero evitare modifiche alla legge contro l’aborto in vigore in Ohio. Di fronte alla clamorosa sconfitta, alcuni esponenti delmovimento anti-abortistahanno chiesto ai politici conservatori di considerare la possibilità di uncompromessoin tema di diritto all’aborto. Per esempio, adottando una legge chevieti l’aborto dopo le 15 settimanedall’inizio della gravidanza, con eccezioni in caso di violenza sessuale, incesto e pericolo per la vita della madre. Dall’altra parte, sull’onda del successo raggiunto, gli attivisti per il diritto all’aborto stanno lavorando anche inArizona, Florida e Missouri per ottenere maggiori tutele per le donne,sfruttando la perdita di sostegno nei confronti dei movimenti pro-vita.