Oltre l’AI: come sta l’economia statunitense?

 

Negli ultimi mesi, l’ascesa dell’intelligenza artificialeha catalizzato l’attenzione deimercati finanziarie delleimpreseglobali: macome sta cambiando il panorama economico americano, al di là delle ultime tecnologie?Mentre le aziende tecnologiche e automobilistiche cavalcando l’onda dell’innovazione, la maggior parte deisettori non basati sull’AImostrano unaresilienzasorprendente, nonostante alcune sfide significative. Le aziende manifatturiereCaterpillareRaytheonregistrano collettivamente aumenti significativi nei ricavi (+ 8%) e nei profitti (+ 16%) nel secondo trimestre dell’anno, grazie anche alle politiche industriali promosse dal presidenteJoe Biden. Superano le aspettative anche i giganti del petrolio e del gas, comeExxonMobil, realizzando un utile netto di quasi 8 miliardi di dollari che dimostra la loro forza nel settore, nonostante le sfide geopolitiche. A soffrire, però, sonole aziende sanitarie americane, i cuiprofittisarebberodiminuiti di quasi il 30%rispetto al 2022, secondo la bancaUbs. Un esempio è la societàCVS Health, decisa alicenziare 5.000 dipendenti a causa di un calodei guadagni del 37%. Nel frattempo (fortunatamente) la domanda dei consumatori rimane forte, facendo registrare unaumento medio dei profitti del 5%, sempre secondoUbs, per igeneri di prima necessità, tra cui alimenti e prodotti per la casa; addirittura pari al 40% per le aziende produttrici di beni di consumo non di base. StarbuckseKraft Heinz, aziende alimentari leader nel settore delcaffèe dellesalse, registrano un forteaumento degli utili operativi,pari rispettivamente a 1,6 miliardi di dollari (+ 22%) e a 1,4 miliardi (più del doppio rispetto all’anno precedente). Hershey, azienda produttrice dicioccolato, invece, ha visto crescere il suo utile operativo del 23%, raggiungendo i 561 milioni di dollari, grazie all’aumento dei prezzi dei propri prodotti. Strategia simile è stata messa in campo daPepsiCo, che è riuscita così a incrementare il proprio utile operativo di tre quarti, raggiungendo quota 3,7 miliardi di dollari. Il settore deitrasportinon è da meno, in particolare per quanto riguarda iviaggi aerei internazionali, che hanno permesso collettivamente alle compagnieAmerican Airlines, Delta Air LineseUnited Airlinesdi registrare 4,2 miliardi di dollari di utili netti: il massimo raggiunto dal 2015. Lo stesso vale per glihotelche, grazie al loro potere di determinazione dei prezzi, sono riusciti a ottenere profitti record: è il caso della catena di alberghiHilton, che ha aumentato del 12% le sueentrate per camera disponibile. Tuttavia, sebbene i consumatori americani abbiano continuato a sostenere l’economia grazie ai risparmi accumulati durante la pandemia, emergono notevoli sfide. Il recenteripristino dei rimborsi dei prestiti per gli studenti universitarie ilrallentamento della crescita dei salaripotrebbero influire notevolmente sullaspesa dei cittadini;così come l’aumento dei tassi di interesse,che potrebbe mettere a dura prova la resilienza economica delle imprese, intensificando il rischio di una recessione che di certo non lascerebbe indenni le grandi aziende americane. Recessione che, secondo la bancaGoldman Sachs, avrebbe il 20% di probabilità di verificarsi negli Usa nei prossimi 12 mesi. Il futuro dell’economia americana sembra essere un intreccio di opportunità promettenti, di cui l’intelligenza artificiale potrebbe essere la forza trainante. Ma è lacapacità degli States di adattarsi e rispondere alle sfide che determinerà il suo destinoeconomico, dimostrando di sapersi evolvere in modo sorprendente al di fuori del settore più in voga del momento. Resilienza e agilità potranno rappresentare le chiavi del successo economico degli Usa, in un clima di incertezza globale che richiede attenzione.