Kenya: go trasporto pubblico (elettrico)!
Il periodo successivo allapandemia da Covid-19è stato uno dei più devastanti e, paradossalmente, uno dei più ricchi di speranza nella storia dell’ambiente. Sebbene il periodo di lockdown abbia suscitato molti spunti di riflessione e indotto le aziende asviluppare pratiche commerciali meno inquinanti e più sostenibili, le imprese si sono altresì affrettate a recuperare tutti i costi e i profitti persi non appena si è riusciti a contenere la pandemia. Se da un lato le chiusure hanno portato a una riduzione della mobilità e quindi a un’aria meno inquinata, dall’altra, la pandemia ha portato a unaumento dell’acquisto di veicoli, che è raddoppiato rispetto al passato, con conseguenteaumento dell’inquinamento dovuto al maggior consumo di carburante. Tuttavia il vento sta cambiando, grazie anche all’aumento di veicoli elettrici che si stanno sempre di più imponendo sul mercato.La domanda di veicoli elettrici è in grande crescita, report recenti indicano che quest’anno, in tutto il mondo, su cinque veicoli venduti almeno uno sarà elettrico. Secondo il rapportoGlobal Electric Vehicle Outlook 2023dell’Agenzia internazionale per l’Energia (AIE), nel 2022 sono state vendute in tutto il mondo oltre 10 milioni di auto elettriche e si prevede che le vendite cresceranno di un ulteriore 35% quest’anno, raggiungendo i 14 milioni.Il mercato globale delle auto è passato da circa il 4% nel 2020 al 14% nel 2022e si prevede un ulteriore aumento al 18% quest’anno. InKenya,il 18% delle emissioni di gas serra e circa il 40% delle emissioni di anidride carbonica provengono dal settore dei trasporti. Tuttavia, nel tentativo di ridurre questo fenomeno, i gestori del trasporto pubblico hanno introdottoflotte diautobus elettrici, in modo che anche il Kenya sia al passo con la rivoluzione ecologica in atto. Questi autobus vengonoacquistati attraverso società cooperative di risparmio e credito(c.d.Saccos -Savings and Credit Cooperative Society), in cui i membri versano i contributi investiti nel funzionamento dei veicoli adibiti al pubblico trasporto. La maggior parte degli autobus è fornita daBasiGo,una startup che si occupa di mobilità elettrica e che sta rivoluzionando il settore del trasporto pubblico fornendo , a costi contenuti, alternative elettriche agli autobus diesel. Altre aziende fornitrici di veicoli elettrici sonoOpibuseRoam. I veicoli elettrici per lungo tempo sono stati criticati perchépiù costosi rispetto a quelli tradizionali. Si tratta, purtroppo, di un’affermazione sostanzialmente vera, poiché la tecnologia delle loro batterie è molto costosa. Inoltre, c’è anche la percezione negativa di chi ritiene che questi veicoli siano controproducenti in quantoi combustibili fossili verrebbero comunque utilizzati per generare l’elettricità necessaria per farli funzionare. In un articolo diForbessi legge infatti che“le batterie dei veicoli elettrici sono tossiche e hanno un grande potere inquinante”. “Le batterie Ev contengono metalli pesanti come ilcobaltoe ilnichel, che non si decompongono in natura. Le stesse contengono anchemanganese che può inquinare il suolo, l’acqua e l’aria”. Tuttavia, il modello commerciale diBasiGoconsente di acquistare gli autobus senza dover sostenere gli elevati costi della tecnologia della batteria, rendendo il prezzo anticipato dagli acquirenti simile a quello di un autobus alimentato a diesel. Inoltre, il modello consente di accedere a un servizio di abbonamento alla batteria, che copre tutti i costi necessari, compresa la ricarica, la garanzia, l’assistenza e la manutenzione. Agli operatori viene addebitato un costo giornaliero in base alla distanza percorsa e gli stessi effettuano i pagamenti direttamente aBasiGo. Anche il modello operativo diRoamè molto simile a quello appena descritto diBasiGo. La startup prevede di fornire ai gestori del pubblico trasporto pubblicooltre 1.000 autobus elettrici di produzione locale nei prossimi tre anni. Finora, nel giro di un solo anno, quattro grandi aziende di trasporto pubblico hanno adottato autobus elettrici. Si tratta di un buon risultato che dimostra quanto il Paese sia pronto a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs ) 7 (energia pulita e accessibile), 11 (città e comunità sostenibili), 13 (azione climatica) e 15 (vita sulla terraferma), nonché la pietra miliare della Global Roadmap delle Nazioni Unite, che prevede il raggiungimento di emissioni nette pari a zero entro il 2050. Questi nuovi autobus cambiano decisamente le carte in tavola. Sono spaziosi, puliti e la gestione da parte dei fornitori del servizio è impeccabile: tutte cose molto rare nella maggior parte dei mezzi pubblici di Nairobi. Electric mobility in Kenya The post-pandemic period has been one of the most devastating yet paradoxically hopeful periods in environmental history. Although the lockdown period triggered a lot of reflection and caused businesses to develop more hygienic and sustainable business practices, businesses made a rush to recover lost profits at all costs as soon as the pandemic eased. Lockdowns led toreduced mobility hence cleaner airbut the pandemic also led to increased vehicle purchases withtwice as many people buying cars than beforehence increased pollution from burnt petroleum fuels. However, a new wave is emerging with electric vehicles taking over to save the day. There has been a growing demand for electric vehicles with reports showing that one out of every five vehicles sold worldwide this year will be electric. According to the International Energy Agency’s (IEA)Global Electric Vehicle Outlook2023 report, more than 10 million electric cars were sold worldwide in 2022 and sales are expected to grow by another 35% this year to reach 14 million. The overall car market rose from around 4% in 2020 to 14% in 2022 and is projected to increase further to 18% this year. In Kenya, 18% of greenhouse gas emissions and about 40% of carbon dioxide emissions are from the transport sector. However, in a bid to reduce this, public transportation providers have introduced fleets of electric buses to cater to the general public so that they are not left behind in the revolution. The buses are purchased through Savings and Credit Cooperative Societies (Saccos) in which members make contributions that are invested in the operation of public service vehicles. Most of the buses are supplied byBasiGo, an e-mobility start-up revolutionising the public transportation sector by providing cost-effective electric alternatives to diesel buses. Other companies supplying the electric vehicles includeOpibusandRoam. Electric vehicles have long been frowned upon because they are more costly compared to the usual vehicles. This is in essence true because the battery technology used in the vehicles is expensive. There is also a negative perception that the vehicles are counterproductive because fossil fuels are being burnt to generate the electricity needed to drive the vehicles. In fact, an article byForbesindicated that “Ev batteries are toxic and carry great power to pollute”… “Ev batteries contain heavy metals such as cobalt and nickel, neither of which break down in nature. They also contain manganese that can pollute soil and water as well as air.” However,BasiGo’s business model allows the purchase of the buses without having to pay for the expensive battery technology making the advance cost similar to that of a diesel bus. Additionally, the model enables access to a battery subscription service, which covers everything related to the battery, including charging, warranty, service, and maintenance. Operators are charged daily based on the distance driven, and operators make payments directly toBasiGo.Roam’s operation model is also almost similar to that ofBasiGo. The startup plans to supply public transportation providers with over 1,000 locally manufactured electric buses over the next three years. So far, four major public transportation providers have adopted electric buses within a span of a year. This is a good indicator as it shows how streamlined the country is to achieve SDGs 7, 11, 13 and 15 and UN’s Global Roadmap milestone of achieving net-zero emissions by 2050. The buses are a definite game changer. They are spacious, clean and the conduct of the service providers is impeccable – things that are rare in most public vehicles in Nairobi.