Abusi clero Portogallo: come vengono affrontati?
Il 2 agostoPapa Francescocompirà il42° viaggio internazionale del suo pontificatoin occasione della4° Giornata Mondiale della Gioventù.Destinazione:Lisbona. Ma l’ombra dello scandalo degliabusi dei membri del clero cattolico su migliaia di bambininel Paese incombe sulla permanenza diBergoglionella capitale portoghese. A febbraio una commissione indipendente ha pubblicatoun rapportoche stima chetra il 1950 e il 2022 in Portogallo sarebbero state abusate ben 4.815 persone, la maggior parte di età compresa tra10 e 14 anni. Mentre la Chiesa cattolica negli Stati Uniti, in Australia, in Germania, in Spagna, in Francia e in Polonia ha iniziato a fare i conti con i casi di abusi sessuali da parte del clero anni fa, istituendomeccanismi di risarcimento per le vittime, in Portogallo le cose sono andate diversamente. Inizialmente, la gerarchia cattolica portoghese si è rifiutata di prendere in considerazione opzioni di risarcimento per le vittime al di fuori del tribunale. Probabilmente Papa Francesco le incontrerà durante la sua visita. La Chiesa portoghese potrebbe guardare ai Paesi che hanno articolato piani per fornire risarcimenti finanziari alle vittime al di là delle sentenze o dei patteggiamenti legali. In Germania, per esempio, doveun rapportocommissionato dalla Chiesa nel 2018 ha concluso che almeno 3.677 persone sono state abusate dal clero tra il 1946 e il 2014, la Chiesa tedesca ha effettuatopagamenti volontari ai sopravvissutiper oltre un decennio, anche se i gruppi che rappresentano le vittime non sono rimasti soddisfatti delle cifre ricevute, che in media si aggiravano intorno ai 5.000 euro.Dal2021,spiegaAssociated Press,un nuovo sistema prevede pagamenti fino a 50.000 euro per vittima. È stata la sentenza di un tribunale, a metà giugno, ad alimentare le pressioni per ottenere pagamenti più elevati: secondo la sentenza, l’arcidiocesi di Colonia deve pagare 300.000 euro di risarcimento a un ex chierichetto che è stato ripetutamente abusato da un sacerdote negli anni ‘70. Nel Paese i sopravvissutipossono contattare i commissari indipendenti delle singole diocesi o ordini, compilare un modulo di richiesta e inoltrarlo all’organo decisionale che stabilisce i pagamenti, ai quali le vittime possono presentare obiezioni. Secondo il rapporto annuale della commissione per l’anno scorso, sono state approvate 1.809 domande per un valore totale di 40,1 milioni di euro nel 2021 e 2022.Chi riceve pagamenti superiori a 50.000 euro rientra nei “casi di difficoltà particolarmente gravi”:nei primi 2 anni, la commissione ha stabilito 119 pagamenti tra i 50.000 e i 100.000 euro e 24 pagamenti superiori a 100.000 euro. In Francia, dopo cheun rapportodel 2021 commissionato dalla Chiesa ha stimato checirca 330.000 bambini hanno subito abusi sessuali da parte del cleroin 70 anni, la Conferenza episcopale ha creato un organismo indipendente per valutare le richieste di risarcimento alle vittime e ha lanciato un fondo di solidarietà per contribuire al pagamento del risarcimento. Nel 2022 ha comunicato di aver raccolto 20 milioni di euro. L’Autorità nazionale indipendente per il riconoscimento e il risarcimento, oINIRR, gestisce le denunce di abusi da parte di sacerdoti e personale diocesano: a marzo più di 1.180 vittime avevano chiesto un risarcimento, 404 l’avevano ricevuto e le rimanenti erano in attesa che il loro caso venisse esaminato. A marzo, Marie Derain de Vaucresson, a capo dell’organismo,ha riconosciuto i ritardi nell’esame dei casie dichiarato che l’80% delle somme concesse finora superava i 20.000 euro, tra cui 40 persone che hanno ricevuto l’importo massimo, fissato a 60.000 euro. Un altro organismo separato, la Commissione per il riconoscimento e il risarcimento, riceve le richieste di risarcimento da parte delle vittime di membri di ordini religiosi: nel 2022 ha spiegato di aver esaminato 277 richieste di risarcimento, di averne decretate 112 meritevoli e di aver versato 4,161 milioni di euro, con una media di 37.000 euro a vittima. NegliStati Uniti, dopo che l’inchiestaSpotlightdelBoston Globenel 2002 ha rivelato lo scandalo degli abusi, i vescovi statunitensi hanno elaborato una politica di “tolleranza zero”. Qui ogni diocesi e ordine religioso decide a quanto ammontano i risarcimenti. Secondo ilrapporto annuale 2022dei vescovi statunitensi, lo scorso anno le diocesi americane hanno speso 95,9 milioni di dollari in risarcimenti e 6,3 milioni di dollari in altre forme di indennizzo alle vittime. Gli ordini religiosi statunitensi 30,7 milioni di dollari in risarcimenti e 553.000 dollari in altre forme di compensazione. Dal 2014 la somma di questi pagamenti ha superato 1,4 miliardi di dollari, di cui 1,1 miliardi di dollari erogata tramite accordi legali. InAustralianel 2017 laRoyal Commissionaustraliana ha riferito che tra il 1980 e il 2015,4.444 persone avrebbero subito abusi in più di 1.000 istituzioni cattoliche in tutta l’Australia. Qui è ilNational Redress Schemea risarcire le vittime di tutti gli abusi istituzionali, cattolici e non: fino al 14 luglio ha effettuato 12.145 pagamenti per un totale di circa 1.077 miliardi di dollari australiani, ma non è noto quanto sia destinato alle vittime degli abusi del clero. Spagna e Polonia, come il Portogallo, stanno affrontando gli abusi del clero da poco. LaSpagnaha condotto la sua prima indagine solo il mese scorso: è emerso checirca 927 vittime hanno identificato 729abusernella Chiesa dal 1945. Ma non esiste una politica uniforme per il risarcimento delle vittime. La Conferenza episcopale spagnola ha dichiarato a maggio che i singoli vescovi “possono” proporre un risarcimento “da parte di coloro che sono responsabili delle cause”. Secondo Anne Barrett Doyle, dellaBishopAccountability.org, la più grande risorsa pubblica di informazioni sulla crisi degli abusi del clero cattolico, questo dimostra che i vescovi spagnoli “non riconoscono l’obbligo istituzionale di risarcire le vittime”. Alcune diocesi e ordini religiosi hanno negoziato accordi caso per caso, ma ufficialmentela Chiesa spagnola sembra credere che “i danni debbano essere pagati dal colpevole”. InPolonia, dopo inchieste e documentari che hanno reso nota la portata degli abusi e degli insabbiamenti nella Chiesa polacca, la Conferenza episcopale ha creato laFondazione San Giuseppeper sostenere le vittime e i loro parenti, fornendoassistenza terapeutica, medica ed educativa.Ma gli alti funzionari della Chiesa hanno dichiarato di non voler pagare un “risarcimento” di per sé, e i media polacchi hanno riferito che la Chiesa si è opposta a chi cercava di ritenerla responsabile per i danni subiti.