I 5 punti dell’accordo Tunisia – Ue

 

Un nuovomemorandum d’intesa su un partenariato strategicoè stato firmato dalla presidente della Commissione EuropeaUrsula von der Leyene dalpresidente tunisino Kaïs Saïed, alla presenza della presidente del consiglio italianoGiorgia Melonie delprimo ministro olandese Mark Rutte. 5 i pilastri delineati nel memorandum, che prevedono un rafforzamento dellastabilità macroeconomicadel Paese nordafricano,nuovi investimenti e iniziative commerciali, un’intensificazione deiprogetti green, lo sviluppo degliinterscambi fra gli studentie unrafforzamento del controllo dei flussi migratori. 1. Un accordo ricercato da tempo con unbudget complessivo di 712 milionidi euro forniti dall’Unione Europea, a cui si affiancheranno ifuturi fondi pari a circa 900 milioni di euro,collegatial piano del Fondo Monetario Internazionale da 1,9 miliardi di dollari. 2. Una parte minore dei fondi, in totale75 milioni di euro, permetterà agli studenti tunisini di partecipare al programmaErasmus+,mentre80scuoleverranno finanziate peraccelerare la transizione digitale e verde. 3. Una parte consistente dei finanziamenti sarà dedicata agliinvestimenti commerciali,essendo l’Ue il primo investitore straniero e partner commerciale della Tunisia, con un accordo globale sul trasporto aereo per aiutare il turismo, il settoreagricolo, lo sviluppo delleinfrastrutture legate all’acqua potabilee il progetto del cavo sottomarinoMedusaper la trasmissione dei dati, che diventerà operativo nel 2025. 4. Particolare attenzione sarà dedicata allagreen economy, con un focus sull’economia circolare, la semplificazione delle norme amministrative e lacooperazione energeticagrazie al progettoElmed, che ha l’obiettivo diconnettere la rete energetica tunisina a quella dell’Italia,attraverso un cavo sottomarino da 600 megawatt finanziato anche dagliinvestimentidella Banca Mondiale. 5. I restanti fondi verranno concentrati su uno degli obiettivi prioritari del partenariato, che è lagestione e il contenimento dei flussi migratoriin direzione del continente europeo. «Le migrazioni sono un elemento significativo dell’accordo che abbiamo firmato oggi. È essenziale ottenere un maggiore controllo delle migrazioni irregolari» haaffermatoil premier olandese Mark Rutte, mentre von der Leyen ha ammonito che «il tragico naufragio di poche settimane fa, in cui molte persone hanno perso la vita, è stato l’ennesimo appello all’azione. Dobbiamoreprimere le reti criminali di contrabbandieri e trafficanti». L’accordo prevede laconsegna di droni, jeep e radarper controllare i confini terrestri, mentre nuovemotovedette pattuglieranno le acque tunisine.Inoltre verranno finanziati dei programmi per identificare e riportare i migranti subsahariani nei loro Paesi d’origine. Queste misure hanno sollevato notevoli polemiche a causa delle accuse mosse contro il Governo di Kaïs Saïed, più voltedenunciatoper l’abuso dei diritti umani e la mancanza di rispetto dei migranti. Le nuove iniziative europee rientrano nel tentativo di esternalizzare le frontiere dell’Europa: «Questo è un nuovo percorso che l’Europa sta cercando di implementare nelle sue relazioni con l’Africa – in particolare il Nord Africa, che è la regione più vicina – e sta cercando di controllare la migrazione africana e rimodellare le dinamiche sociali in Tunisia e in Nord Africa in modo più ampio» hadichiaratoYasmine Akrimi, ricercatrice delBrussels International Center.