Messico: approvato il cloud seeding anti siccità

 

Da anni ilMessicosta fronteggiando una fortesiccità,che sta provocando numerose problematiche sociali ed economiche. Nel 2023, il74,58%del territorio ha sperimentatoscarse precipitazioni,mentre16entità nazionali presentano il100% di siccità nelle loro municipalità: «Gran parte della Repubblica messicana ha una siccità da moderata a grave e principalmente negli Stati del centro, ovest, sud, nord e nord-est del Paese. Questa moderata siccità è caratterizzata dadanni alle colture e ai pascoli,c’è un alto rischio di incendi boschivi e vi sono dei bassi livelli nei fiumi, torrenti, bacini, dighe e qualsiasi altro specchio d’acqua» hadichiaratoRafael Trejo, vicedirettore delle previsioni meteorologiche per laNational Water Commission. Questa crisi è stataintensificata dal fenomeno atmosfericoLa Niñae ha comportato gravissimiproblemiper leforniture dell’acqua potabilein diverse città messicane, oltre che il crollo delleproduzione di diversi prodotti agricoli,fra cui le salsederivatedai peperoncini o il mezcal. Colpite anche le comunità indigenedello Stato del Chiapas, sud-est del Messico, che da tempo soffre una grave siccità pari al 65% del suo territorio:«Stiamo avendo meno pioggia del solito. Da gennaio a giugno è stata del 36% inferiore alla media. A partire da marzo è stata osservata una diminuzione delle precipitazioni, e ora nel mese di giugno siamo al 75% al di sotto della media mensile», hasottolineatoYendi Alvarez Chacon dellaNational Water Commission. Per fronteggiare questa emergenza, le autorità messicane hanno deciso diutilizzare la tecnica del cloud seedingper aumentare leprecipitazionie contrastare gli effetti siccitosi. Questa particolare misura prevede l’irrorazione di una serie di sostanze chimiche, principalmente ioduro d’argento,all’interno delle formazioni nuvolosein modo da creare dei nuclei di condensazione abbastanza pesanti da trasformarsi inpioggiaoneve. Un tecnica particolare, studiata fin dagli anni ‘40 del secolo precedente, che però hasollevatonumerosi dubbi da parte della comunità scientifica. Nonostante le incertezze, il ministro della Difesa Luis Cresencio Sandoval ha deciso di procedere comunque: «Considerato che abbiamo un aereo con tutte le attrezzature perseminare le nuvole… abbiamo verificato con laNational Water Commission(Conagua) se potevamo supportarli con l’aereo nell’area in cui avevano bisogno di far piovere» hadichiaratoil ministro Sandoval. L’operazione prevede di irrorare le nuvolenell’area territoriale di Città del Messico,dove lariserva d’acqua Cutzamala è calata al 47,6%della sua capacità, il livello più basso di sempre. Non è la prima volta che il Governo utilizza la tecnica delcloud seeding, già sperimentata nell’aprile del 2021 per fermare un incendio nelle regioni di Coahuila e Nuevo León. Successivamente è stata usata anche perindurre le precipitazioni nelle regioni di Baja California, Sinaloa, Sonora, Chihuahua, Durango e Zacatecas. Oggi in Messicole precipitazioni annuali sono scese da 10.000 metri cubi del 1960 a 4.000 dell’anno 2012. IlWorld Resources Instituteclassifica il Paese al 24° posto per stress idrico a livello globale. Circa12 milioni di messicani non hanno accesso a un’acqua potabilenon inquinata o rispettosa degli standard minimi richiesti per garantire una fornitura idrica pulita.