Alla ricerca del well being: dove iniziamo?

 

Siamo tutti stanchi,ma è meglio dire inburnoutper essere più accattivanti; potremmo stare tutti meglio e alla domanda più inflazionata di sempre, “Come stai?”, diamo sempre la stessa risposta socialmente accettabile:“Bene, dai…” Ma stiamo davvero bene?Nella società contemporanea, la ricerca delbenessereè diventata una priorità per la maggior parte delle persone. Tuttavia, spesso ci troviamo di fronte a un’interpretazione distorta del concetto di benessere, focalizzata principalmente sull’individuo e chetrascura gli aspetti sociali e relazionali. Il raggiungimento del tanto desideratowell beingdovrebbe, come tante altre cose, essere autentico enon avvenire a discapito del benessere dell’altro. È importante sviluppare un approccio al benessere che tenga conto anche delleconseguenze sociali delle nostre azioni. Il benessere autentico si basa sullareciprocità, sullacompassionee sulla consapevolezza degli impatti che le nostre scelte potrebbero avere sugli altri e sull’ambiente che ci circonda. Dovremmo ricercare un benessere sano, in qualche modo più ecologico. Sembra complicato, ma non lo è. Ilraggiungimento del reale star bene è fatto da piccole scelte quotidiane: baby steps.Da dove cominciare? Dalla conoscenza di sé come fondamento delwell being. La conoscenza di sé è un elemento cruciale per il raggiungimento del benessere.Significa esplorare e comprendere le nostre emozioni, pensieri, desideri, valori e limiti personali. Questa consapevolezza ci permette di prendere decisioni salutari e di adottare uno stile di vita coerente con le nostre vere esigenze. La conoscenza di sé ci aiuta anche astabilire confini sani, a evidenziare le priorità che favoriscono il nostro benessere. Come proseguire?Con lo sviluppo di una coscienza critica per un benessere autentico. Lacoscienza criticaè un’abilità che ci permette di analizzare le influenze culturali, sociali ed economiche che ci circondano. Questo tipo di consapevolezza ci aiuta a sfidare gli stereotipi e i modelli sociali dominanti che possono limitare il nostro benessere. La coscienza critica invita anche a interrogarci su ciò che davvero ci fa sentire bene, spingendoci a superare gli ideali superficiali imposti dalla società e a perseguire un benessere autentico basato sui nostri valori personali. Un consiglio pratico?Losport. Il movimento fisico è una fondamentale componente del benessere. L’attività fisica regolare non solo contribuisce allasalute fisica, ma ha anche effetti positivi sulla salutementale, riducendo lo stress e migliorando l’umore. Scegliamo il movimento in qualsiasi sua forma, a seconda delle preferenze e delle capacità individuali; l’importante è trovare un’attività che ci piaccia e che ci dia gioia, senza sottostare a pressioni esterne o a ideali di perfezione. La ricerca del benessere richiede quindi unavisione olistica, una prospettiva a 360 gradi, fatta di tanti piccoli passi e da un costante lavoro su di sé, per arrivare a un equilibrio interno e una vita più soddisfacente e significativa. E quindi come stiamo? Accantoniamo la risposta classica, quella socialmente accettata e iniziamo a dire, a dirci:“Sono in movimento e questo mi fa stare bene.”