Quali sono le città più vivibili al mondo?

Ogni anno ilrapporto dell’Economist Intelligence Unit(Eiu)studia e valuta quali sono i luoghi del mondo che offrono lemigliori e peggiori condizioni di vita,sulla base dell’analisi comparativa di 5 grandi indicatori:stabilità, assistenza sanitaria, cultura e ambiente, istruzione e infrastrutture.Il rating calcolato dallabusiness unitdell’Economist Grouprappresenta una base su cui, a esempio, le aziende possono calcolare l’indennità da corrispondereal proprio personale chesi trasferisce in una nuova cittàe mira a fornire unaclassifica fedele della vivibilitàdelle varie città del mondo. L’andamento dell’ultimo report, costruito valutando le condizioni di vita in173 città,è ilpiù alto degli ultimi 15 anni, con un punteggio medio di76,2 su 100,3 punti in più dell’anno scorso. È il segno di una ripresa evidente e sostenuta dell’economia, dopo il blocco degli anni passati provocato dalla pandemia, che ha portato diverse grandi città a posizionarsi su ranking molto bassi. Una situazione cheViennanon ha mai vissuto, trovandosiper la quarta volta in 5 anni in cima alla classificagrazie al suo “eccellente mix di stabilità, cultura e intrattenimento e infrastrutture affidabili”. A seguire sul podio troviamoCopenaghen (Danimarca)eMelbourne (Australia), tutte e 3 con il massimo dei punti su educazione e infrastrutture. A livello globale, però, sonoAustralia(e Nuova Zelanda) eCanadaa dominare la scena, con3 città a testa sparse in tutta la top 10, seguite dallaSvizzeracon Zurigo e Ginevra. Londra e New York subiscono un fortissimo calorispetto all’anno scorso, posizionandosi rispettivamente al numero46 e 69. Mentre le neozelandesi Wellington e Auckland salgono di 35 e 25 posizioni, insieme ad Hanoi (Vietnam) e Kuala Lumpur (Malesia) che conquistano circa 20 caselle di classifica a testa, a rappresentanza del fortemiglioramento generalizzatocheAsia, Africa e Medio Orientehanno ottenuto nell’ultimo anno sia nell’istruzioneche nellasanità. AncheHong Kongè riuscita a migliorare la sua qualità di vita, raggiungendo il posto numero 61 nonostante i postumi delle restrizioni Covid Zerodella Cina, allentate gradualmente soltanto pochi mesi fa. Se guardiamo all’Europa, l’Eiuregistra uncalo della stabilitàprovocato sia dal carovita che dall’aumento dei crimini, oltre che da diversi disordini civili. La mente va immediatamente allaFrancia, dove fiumane di cittadini si sono riversate per le vie diParigiperprotestare contro lariforma delle pensioni,ma anche ai vari scioperi dei lavoratori in Grecia. In generale “i prezzi ancora elevati delle materieprimea livello globale e la debolezza della valuta rispetto al dollaro americano” hanno trascinato città importanti e solide del Vecchio continente, come Francoforte e Amsterdam, fuori dalle prime 10 posizioni. Lecittà italianesi posizionanoben oltre le prime 100della classifica, conBologna alla posizione 132seguita dopo una ventina di posti daTorino. A seguire troviamoMilano 181° e Romaal gradino numero190, esattamente in mezzo alle città indiane di Chennai e Ahmedabad. A pesare maggiormente sulle categorie di ranking, però, è laguerra.Damasco, capitale dellaSiria,devastata dalla guerra civile da 12 anni, continua a esserel’ultima città della classificada un decennio senza mostrare alcun miglioramento nella vivibilità. Nell’elenco degli ultimi 10, tra le africane Douala e Harare, compareKyivche, nonostante presenti 75 punti alla categoria dell’educazione,soffre i 23 punti sulle infrastrutture, provocati ovviamente daibombardamentiche la Russia effettua ormai senza sosta da febbraio 2022 e che, proprio l’anno scorso, avevano impedito allaEiudi inserirla in classifica perdifficoltà nella rilevazione dei dati.