Chiesa: sarà la volta delle donne?

Chiesa: sarà la volta delle donne?

 

Rivoluzione in vista all’interno dellaChiesa? Chissà. Considerando l’immobilismo canonico dell’istituzione ecclesiastica, andarci con i piedi di piombo e d’obbligo ma sembra proprio che qualcosa di piuttosto significativo stia per accadere. O per lo meno che siano giunti i tempi per parlarne. Dal 4 al 29 ottobre si terràinfattiil Sinodo, l’assemblea alla presenza di370 vescovi, teologi e religiosi provenienti da tutto il mondo, organizzata al termine della prima parte del grande processo sinodale voluto da papa Francesco e sviluppatosi con assemblee continentali sperse in diverse parti del globo. Secondo quanto comunicato dalVaticanoattraverso il documento ufficialeInstrumentum laboris, i temi che verranno trattati sono, tra gli altri,la possibilità di benedire le coppie gay, l’introduzione del diaconato per le donne e il matrimonio per i preti.Tutte istanze giudicate urgenti proprio dalle assemblee territoriali che si sono svolte in questi anni. Il primo punto in realtà non è posto come isolato ma inserito nella più ampia volontà di chiedersiquali passi concreti si possano fare per chi si sente escluso dallaChiesa,come a esempio le persone divorziate ma anche quelle appartenenti alla comunitàLgbtq+. Verso di loro una seppur minimaaperturac’era già stata da parte diPapa Francescoche nel 2013, su un volo di ritorno dal Brasile, aveva detto ai cronisti «chi sono io per giudicare un gay», e sarà indubbiamente interessante capire se e come la Chiesa deciderà di porsi ufficialmente nei confronti di questo tema. Quell’esternazione allora era stata salutata con positività da alcuni, ma vista da altri come una dichiarazione di convenienza, che non rispecchiava nei fatti il pensiero e l’operato dell’Istituzione ecclesiastica, che da anni ne dibatte al proprio internodividendosi tra conservatori e progressisti. Proprio loscontro tra queste 2 animesarà al centro dell’assemblea autunnale che, nonostante il titolo conciliante,Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione,missione,potrebbe trasformarsi in un evento ad alta tensione. I gruppi di religiosi provenienti da Stati Uniti, Polonia, alcuni Paesi dell’Europa orientale, alcuni africani e parte della Curia romana sarebbero infatti contrari all’apertura, mentre esponenti tedeschi, di altre parti d’Europa e dell’America latina spingerebbero per un passo in avanti decisivo su questo fronte. A discuterneperò nonsarannosolo uomini ma,per la prima volta, anche le madri sinodali,una quarantina di donne con diritto di voto volute espressamente da Papa Francesco. Una scelta in parte storica visto che lapresenza femminile nelle stanze dei bottoni della Chiesafino a ora è sempre statainesistente, e che forse potrebbe essere propedeutica all’altra decisione sul tavolo: ildiaconato delle donne. Se ne parla da tempo senza successo ma ora le condizioni sembrano leggermente più favorevoli visto che, come comunicato dal Vaticano, sono state le stesse assemblee continentali a esprimere la volontà di affrontare la questione della partecipazione delle donne all’interno della Chiesa. Sempre relegate ai margini,non potranno sicuramente ambire al sacerdozio(idea bocciata anni fa da Giovanni Paolo II e mai più ripresa), ma a diventarediacone(figure che assistono il prete durante la messa potendo compiere alcune funzioni ecclesiastiche)… chissà. Se ciò avvenisse parlare di sfondamento del tetto di cristallo religioso sarebbe quanto meno esagerato ma si tratterebbe comunque di un piccolissimo segnale di apertura. Anche ilmatrimonio dei pretiè un evergreen rimasto sempre in sospeso proprio a causa delle reticenze dell’ala più conservatrice del clero, in contrapposizione con Bergoglio che lo scorso marzo in un’intervista al sito argentinoInfobaeaveva detto cheil loro celibato poteva essere rivisto. Tante dunque le questioni sul tavolo ma è comunque presto per trarre conclusioni, visto che nulla verrà deciso in occasione del Sinodo di quest’anno: per sapere se qualcosa cambierà sul serio bisognerà attendere una seconda assemblea in programma aottobre del 2024.