Splash! Sacchi di pasta, vasetti delle spezie, retine per alimenti: dove si buttano?

 

L’insegnamento dellaraccolta differenziatanelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero impararecome dividere i rifiutinei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento diriciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località. In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare.Dove si butta questo? E quello?Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già. Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica cerca didissipare la nebbia della raccolta differenziatache avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto. Sacchetti di pasta Pasta, pizza, spaghetti e mandolino. Alcuni stereotipi inseguono gli italiani come ombre dalla notte dei tempi. L’immagine del mandolino probabilmente appartiene per lo più a un retaggio del passato ma si può trovare ancora in qualche ristorante con il menù turistico e si può sentire, si spera, sul palco dal vivo nelle orchestre. Il connubio tra il nostro Paese e il cibo, invece, è eterno. Se la pizza è un’eccellenza italiana nel mondo,sulla pasta siamo davvero imbattibili: ne mangiamo più di tutti e ne produciamo 3,6 milioni di tonnellate. SecondoColdiretti, siamo quindi i primi in classifica con 23,5 chilogrammi a persona consumati in dodici mesi e celebriamo con orgoglio laGiornata mondiale della Pastail 25 ottobre di ogni anno. Per smaltire correttamente quello che è uno dei nostri alimenti preferiti, è sempre bene controllare cosa dice la confezione e a quale materiale fa riferimento. Tendenzialmente butteremo ilsacchettoin cui è contenuta lapastanellaplasticae l’eventualescatolanel bidone dellacarta. Vasetti delle spezie Cosa sarebbe la vita senzale spezie? Una spolverata di peperoncino al momento giusto, un pizzico di pepe nero qua e là starnuti permettendo, per me invece un tè alla curcuma. Un po’ di cannella? Perché no, ci sta sempre bene, grazie. E via così. Quei vasetti sono tanto preziosi in cucina quanto possono risultare ostici dal punto di vista dellaraccolta differenziata. Partiamo dal “corpo” principale: il classico contenitore di solito èin vetroe quindi va buttato di conseguenza. A essere pignoli però, per uno smaltimento super preciso, occorrerebbe separareil tappoche può essere di plastica o metallo e bisognerebbe anche staccarel’etichettaquasi sempre applicata sul vasetto: quella naturalmente andrebbe nella carta. Intanto una studentessa spagnola di nome Berta Daina ha inventatoAgro Biomaterials Kit, un pacchetto composto da materiali riciclabili che combatte lo spreco alimentare permettendo di creare biomateriali a partire dai rifiuti organici. Retine per alimenti Per tanti l’estate è sinonimo di scorpacciate difrutti, verdure e ortaggi. Spesso questi cibi sono venduti all’interno delle tipicheretinecolorate: limoni, mele, zucchine, patate, cipolle… A voler guardare nel dettaglio, quelleretinenon sono tutte uguali: alcune sono di plastica dura, altre sono fatte di una plastica più leggera. Hanno tutte un aspetto in comune però: vanno gettate nelbidone della plastica. A proposito della frutta,le bananesono tra i protagonisti della giornata mondiale delFair Tradedel 13 maggio. In questa occasione è tornata la Grande Sfida per il clima organizzata daFairtrade Italia, il network internazionale che si occupa della certificazione di alcuni prodotti provenienti da filiere etiche. Chi ha aderito all’iniziativa organizzando momenti dedicati alcibo sostenibileha ricevuto una cartolina per adottare un albero di caffè, cacao o altri frutti nella forestaFairtradeinColombia.

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