Usa: oggi è il Juneteenth

 

Oggi negliStati Unitisi festeggia ilJuneteenth Independence Day,noto anche semplicemente comeJuneteenth,che celebra lafine della schiavitù. Si tratta di una ricorrenza meno conosciuta di altre, forse anche a causa della vicinanza in calendario al più celebre 4 luglio, ma estremamente importante. Lasceltadel giorno ovviamente non è casuale malegata alla Guerra di Secessione, iniziata nel 1861 quando7 Stati del Sud decisero di volersi separare dal resto dell’Unioneproprio perchécontrari all’abolizione della schiavitù, sulla quale si reggeva buona parte dell’economia rurale (e non solo) del tempo. Il proposito dei secessionisti però fallì e dopo quasi 3 anni, nel1863,il presidente AbrahamLincolnfirmò un documento che imponeva laliberazione di tutti gli schiavi.Le truppe dell’Unione ci misero 2 anni e mezzo per riuscirci e nel frattempo, su molti territori, le cose continuarono come nulla fosse successo, soprattutto nelle piantagioni dicotonedove la manodopera era esclusivamente composta da afroamericani in stato di schiavitù. Finalmenteil 19 giugno 1865, circa 2 mesi dopo la resa del generale confederato Robert E. Lee ad Appomattox, in Virginia,i soldati dell’Unioneguidati da Gordon Grangerarrivarono a Galveston, in Texas,dove annunciarono agli schiavi che la guerra civile era finita e di conseguenza chelaschiavitùera abolitae loro erano finalmente persone libere. Negli anni le celebrazioni delJuneteenth, sentite soprattutto negli stati del Sud comeLouisiana, Arkansas e Oklahoma e Alabama, sono molto cambiate. Le prime prevedevano per lo più momenti di condivisione in famiglia o tra amici. Molte comunità afroamericane o discendenti da schiavi organizzavano anchepellegrinaggi a Galveston, una tradizione rimasta tutt’oggi, alla quale si è aggiunta quella di partecipare a cortei cittadini o festival a tema organizzati in diverse città. GliStati Unitifanno i conti da sempre con un certo tipo dirazzismo sistemicoe con una storia ancora ricca di molte ombre. Non stupisce quindi che, nonostante l’evidente importanza della ricorrenza, solo recentemente queste celebrazioni abbiano iniziato a coinvolgere tutta la cittadinanzae non solo gli afroamericani. Anche perchéJuneteenthè diventata una festaufficialmente riconosciuta solo 2 anni fa. Prima ogni Stato sceglieva in modo autonomo se e come approcciarvisi. Nel 1980, il Texas è diventato il primo a renderlo una festività ma sono state le proteste seguite all’uccisione di George Floydda parte della polizia di Minneapolis nel 2020e la nascita delmovimentoBlack Lives Matter,che ha condotto in piazza migliaia di persone in tutti gli Stati Uniti, aspingere il Congresso a renderla una ricorrenza vera e propria. Alla Camera il provvedimento passò con 415 voti a favore e 14 contrari, questi ultimi tutti provenienti dai banchi repubblicani dove c’era chi sosteneva che chiamare la nuova festivitàJuneteenth Independence Dayavrebbe creato confusione con l’Independence Daydel 4 luglio e indotto gli americani a scegliere a quale celebrazione aderire in basa al colore della propria pelle. Nonostante qualche polemica, però,il 17 giugno 2021,il presidenteJoe Biden ha firmato il disegno di legge, rendendoJuneteenthl’undicesima festariconosciuta dal Governo federale. A suggellare l’evento, una cerimonia alla Casa Bianca alla presenza diOpal Lee, attivista di 89 anni definita la nonna del movimento, per far diventareJuneteenthuna festa federale.