Apple Vision Pro: il primo visore a realtà mista di Cupertino

AllaApple Worldwide Developers Conference 2023– WWDC – che si è svolta lunedì 5 giugno a Cupertino, nel quartier generale diApplel’Amministratore delegato Tim Cook ha esordito dicendo: «Questa sarà una giornata storica. Sognatelo. Inseguitelo. Codificatelo. (…) Oggi faremo alcuni dei nostri più grandi annunci di sempre». Nel corso dell’evento sono state presentate grandi novità, come il MacBook Air da 15’’, il primo Air oltre i 13’’ con uno spessore di appena 11,5mm, il laptop da 15’’ più sottile al mondo con un peso di meno di 1,5kg. Tra i nuovi Mac, iPad e sistemi operativi soprattutto è stata presentata la novità più attesa:il visoreApple Vision Pro. Cook, a capo dell’azienda di Cupertino ormai da 12 anni, ha dichiarato: «Vision Pro è un prodotto rivoluzionario, che soloApplepoteva realizzare, una piattaforma tutta nuova, che presenta incredibili opportunità per gli utenti e per gli sviluppatori». È il primo prodotto nato completamente sotto la guida di Cook, eè il risultato di 7 anni di ricerca e di sperimentazione. In vendita negli Usa già da inizio del 2024, ha previsto il deposito di 5.000 brevetti. Vision Prousa una tecnologia chiamatarealtà mista: utilizzando una ghiera, simile a quella diApple Watch, si è in grado di passare dalla realtà aumentata a quella virtuale. Ma Vision Pro non ha inventato la realtà mista. Infatti, nel 1994 i ricercatori Paul Milgram e Fumio Kishino hanno coniato il termine realtà mista –Mixed Reality MR- che descrive la fusione tra ambienti totalmente reali e totalmente virtuali, in cui convergono la realtà virtuale e la realtà aumentata. La realtà virtuale –Virtual Reality VR- consiste in una simulazione generata dal computer: un visore permette l’immersione in ambienti virtuali in cui vengono riproposti movimenti del corpo tradotti nella realtà virtuale grazie a dei sensori e sfruttando le tecnologie del visore. Invece la realtà aumentata –Augmented Reality AR- sovrappone oggetti digitali al mondo reale incrementandolo:la visione è possibile tramite degli occhiali speciali, o tramite la fotocamera dello smartphone, tablet o altro dispositivo. Vision Propermette l’unione delle “due realtà”, VR+AR=MR, e alla base c’è visionOS, il sistema operativo nato appositamente per la realtà mista che introduce anche Optic Id, un modo per autenticarsi tramite la lettura dell’iride impedendo ad altri l’accesso a dati personali. Una volta indossato il visore, si potrannovisualizzare le app e comandarle con lo sguardo o semplicemente muovendo le mani, scegliendo se lavorare in una realtà virtuale o utilizzando lo sfondo dell’ambiente circostante, in una realtà virtuale che sovrappone i contenuti digitali di app e programmi, al mondo reale. Verrebbe da pensare a un prodotto che isoli l’utilizzatore, maAppleci tiene a precisare che non è così grazie al sistema chiamatoEyeSight: il visore diventa trasparente, o megliolo schermo esterno del visore mostrerà in tempo reale gli occhi dell’utilizzatore, e se in piena realtà virtuale lo schermo luminoso li oscurerà per suggerire che non si è disponibili in quel momento. Tutto grazie anche a due display, schermi MicroLED di 23 milioni di pixel, più di quelli presenti su una TV 4K per ogni occhio, che permetteranno di trasformare qualsiasi spazio in un cinema personale con uno schermo virtuale largo anche fino 30 metri, tutto con una visione HDR e un sistema audio spaziale avanzato. Sono stati anche annunciati accordi speciali persfruttare questa tecnologia nel mondo dell’intrattenimento e del gaming, oltre che nel mondo del lavoro, ma il prezzo verosimilmente sarà un limite: si parla di 3.500 dollari. È questo il prezzo giusto del futuro delle mela morsicata che affascina la Gen Z?