Argentina: sì alla pillola “del giorno dopo” senza ricetta

Argentina: sì alla pillola “del giorno dopo” senza ricetta

 

Niente più ricetta medica per ottenere lapillola “del giorno dopo”, parola del Governo argentino. Mercoledì 31 maggio, con una delibera del ministero della Salute pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, si è deciso che l’acquisto in farmacia della contraccezione ormonale d’emergenza in Argentina sarà consentito senza bisogno di prescrizione medica. Il Governo ha approvato la “libera vendita” dei medicinali che contengono 1,5 milligrammi del componentelevonorgestrel, un progestinico approvato come contraccettivo ormonale di emergenza sicuro ed efficace. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la contraccezione d’emergenzapuò prevenire fino a più del 95% delle gravidanze, se assunta entro 5 giorni dal rapporto sessuale (la sua efficacia è massima entro 72 ore, ma soprattutto entro le prime 12), e può essere utilizzata in seguito a rapporti non protetti, preoccupazioni per possibili fallimenti contraccettivi, uso scorretto di contraccettivi e violenza sessuale se senza copertura contraccettiva. Illevonorgestrelè uno dei regimi di pillola contraccettiva di emergenzaraccomandatidall’Oms. Si tratta di un farmacodisponibile senza prescrizione medica in almeno 70 Paesi, inclusi gli Stati Uniti (che, al contrario,stanno facendo passi indietrosui diritti sessuali e riproduttivi delle donne). In America Latina, la maggior parte dei Paesi consente l’accesso ai contraccettivi di emergenza, ma alcuni richiedono prescrizioni o prevedono un requisito minimo di età per ottenerli. In Argentina la contraccezione d’emergenza èdisponibile da più di 10 anni,ed è già gratuita nei centri sanitari e negli ospedali. Ma il Ministero della Saluteha dichiaratoche “per aumentarne l’efficacia, è necessario garantire meccanismi che facilitino l’accesso immediato o il più rapido possibile al metodo”. Il Governo argentino hasottolineatoche “non possono negartelo a causa della tua età, identità di genere o perché non hai un documento d’identità” e “non è necessario disporre dell’autorizzazione di un adulto” per ottenerlo. Rendere la cosiddetta pillola “del giorno dopo” più disponibileha rimosso una «barriera importante» per coloro che cercano di abortire,ha dettoall’agenziaReutersValeria Isla, direttrice della salute sessuale e riproduttiva del ministero della Salute. In Argentina, l’interruzione volontaria di gravidanza è consentita fino alla 14° settimana di gestazione. Per quanto riguarda le ragazze di età inferiore ai 13 anni, per accedere a questo diritto è necessario che siano assistite da una persona che esercita “formalmente o informalmente” ruoli di cura. Vanessa Gagliardi, leader del gruppo femministaJuntas ya la Izquierda, ha dichiarato aReutersche la mossa aiuterà a«de-stigmatizzare» la pillola del giornodopoin un Paese in cui, secondo i dati ufficiali,7 gravidanze adolescenziali su 10 non sono pianificate. Nel 2018, spieganoi datidel ministero della Salute, tra le donne che hanno partorito in strutture sanitarie pubbliche, il 60% non ha pianificato la gravidanza (243.571 donne): di queste, circa 175.000 (72%) non utilizzavano alcun metodo contraccettivo. Facendo riferimento alle critiche dei gruppi anti-abortisti alla contraccezione d’emergenza, Gagliardi ha spiegato che «per molto tempo si è pensato che (questa mossa,ndr) inducesse all’aborto, il che non è vero». DerquiXlaVida, un movimento “pro-vita” argentino,ha dichiarato in una notache la misura è preoccupante perché “lo Stato si sta essenzialmente orientando verso la promozione dimisure abortive. È un modo per riconoscere il fallimento della prevenzione della gravidanza, dell’educazione sessuale e la responsabilità e persino la persecuzione di autori e promotori di abusi sessuali”.In Argentina l’aborto è stato legalizzato nel 2020, nonostante la contrarietà della Chiesa cattolica che aveva invitato i senatori a respingere il disegno di legge.