Il portale web che racconta la difesa degli oceani

Giovanni Soldinie iltrimaranoMaseratisono impegnati nelgiro delmondo.Qualcuno lo aveva notato, ma pochi ne avevano compreso il reale motivo. Ora il mistero è stato svelato. Non si tratta di un’impresa meramente sportiva ma di unamissione dallo spirito ecologistache, affiancandosi al programma agonistico del navigatore milanese, vuoleraccontareal grande pubblicola bellezza e la fragilità del mare,attraverso il neonato portalearoundtheblue.org:parole, video e immagini documenteranno sul web44.000 miglia di navigazione con partenza e ritorno a La Spezia,seguendo le antiche rotte commerciali attraverso il Mediterraneo, l’Oceano Atlantico, il Mar dei Caraibi fino al Pacifico, il Mare Cinese e l’Oceano Indiano. Una narrazione che si sdoppia tra lariscoperta di luoghi incontaminatie l’analisi scientifica,grazie anche al contributo diricercatori, attivisti,università, enti di ricerca e aziendevotate alla sostenibilità:aroundtheblue.orgambisce, insomma, a diventare un punto di riferimento per i temi legati allasalute degli oceanie alcambiamento climatico,ma vuole essere anche unluogo di partecipazione attiva,aperto a chiunque voglia fare la propria parte nella lotta contro il degrado ambientale, lo sfruttamento intensivo delle risorse, la perdita di biodiversità e l’inquinamento. «Quest’anno – ha dichiarato Soldini – il trimaranoMaserati Multi70ci accompagnerà per il mondo lungo una rotta scientifica, in un viaggio di ricognizione ambientale. Raccoglieremo dati utili a monitorare lo stato disalute dell’oceano, incontreremo team di scienziati e specialisti, scopriremo quali soluzioni sono allo studio, quali difese stiamo escogitando, quali processi di rigenerazione possiamo attivare e come possiamo impiegare la tecnologia per espandere e accelerare l’azione di contrasto all’impatto del cambiamento climatico. L’oceano può fornirci tante risposte e ispirare molte azioni decisive». Per lanciarsi in questa avventura, la barca di Soldini negli ultimi mesi ha subito importanti modifiche volte a trasformarla effettivamente in un mezzo aimpatto zero,a partire dall’installazione di unimpianto di pannelli da 4,5 kilowattorain grado di produrrecirca 5 volte l’energia che il multiscafo di 21 metri consuma in navigazione. Il resto viene immagazzinato in unbatterieal litioda 12 kilowattora sufficienti a coprire i consumi di bordo per 3 giorni anche in assenza di pannelli solari. In più, ilMulti70è stato dotato dipropulsore elettrico da 15 kilowatte grazie all’installazione diOcean Pack, un dispositivo preposto amisurare latemperatura, la salinità, la connettività e la concentrazione di anidride carbonica nelle acquein superficie, è diventato una vera e propriabarca-laboratorio per raccoglieredatiche saranno poi messi al servizio della comunità scientifica. «Il fatto che una barca da corsa che percorre così tante miglia – ha commentato Soldini – possa in qualche modo contribuire ad aiutare la comunità scientifica a capire meglio cosa succede in mare, è prezioso. Dobbiamo agire, ma non possiamo procedere se non educandoci, studiando, osservando e mappando i meccanismi che regolano l’oceano. Sarebbe bello che una flotta sempre più grande si unisse alla ricerca accelerando i progressi della conoscenza e dell’azione collettiva». A conclusione del giro del mondo, l’avventura di Soldini troverà forma anche in undocufilm, diretto da Sydney Sibilia e in esclusiva su Prime Video dal 2024. Per approfondire, visitaBolina.it