Taglio pesticidi Ue: scontro tra Timmermans e Partito Popolare europeo

Taglio pesticidi Ue: scontro tra Timmermans e Partito Popolare europeo

 

Scontro tra laCommissione Europeae ilPartito Popolare di centrodestrariguardo il piano pertagliare pesticidi e diserbanti all’interno dell’Unione. Il vicepresidente Frans Timmermans, durante una discussione in commissione Agricoltura al Parlamento di Strasburgo, ha lasciato intendere di volervincolare l’applicazione della misura allo sviluppo delle tecniche di evoluzione assistita.LeTea (o Ngt– nuove tecniche genomiche) sono considerate dalle imprese rurali, la nuova frontiera: ma il provvedimento, secondo Luigi ScordamagliadiFiliera Italia,rischia di mettere a rischio tutto questo. Il piano dell’esecutivo di Bruxelles, presentato a marzo nel quadro legislativoNature Restoration Package, prevedenuove regoleper la Direttiva sull’Uso Sostenibile dei Pesticidi del 2009, conosciuta comedirettivaSUD.In accordo conla StrategiaFarm to Forkper garantire l’accesso a cibi sani e sostenibili, l’obiettivo è il taglio del50% dei fitofarmaci utilizzati in agricoltura, entro il2030. Queste sostanze hanno infatti unforte impatto sullasalute umana, come affermano diverse ricerce diIsde(Associazione italiana medici per l’ambiente), e sullabiodiversità. Secondo i datiIspra(Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), diffusi daWwf, delle108 tipologie di habitat naturali sensibili ai pesticidi, oltre il50% si trova in pessimo stato di conservazione. «Il Green Deal è un pacchetto che deve tenere insieme le proposte sulla riduzione dei pesticidi, quella sulla tutela della biodiversità e quella sul biotech agricolo di ultima generazione»,ha spiegato Timmermans. Secondo alcuni lobbisti e rappresentanti agricoli, si tratta di un ricatto che vuole legare i finanziamenti per l’implementazione di tecniche di editing genomico, chepotrebbero aumentare la produttività. Anche se dannosi, si tratta distrumenti per la difesa dalle fitopatologie. Eliminarli significa «mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare in Europa e aumentare le importazioni da Paesi terzi che non rispettano le nostre norme in termini di sostenibilità ambientale e sociale, nonché di sicurezza alimentare e benessere animale», risponde Scordamaglia. Iltimoreè che anche gli investimenti e le ricerche sulle Tea e sulle altre innovazioni agricolesi spostino fuori dall’Europa.«Lenuove tecniche genomicheche non sono Ogm aumenterebbero la produttività agricola diminuendo l’uso di fertilizzanti e pesticidi – ha dichiarato Carlo Calenda – Sono già stateregolamentateinArgentina, Australia, Regno Unitoe tanti altri Paesi in cui stanno piovendo investimenti. Invece in Europa questa proposta è stata ritardata varie volte, nonostante sia molto attesa dal mondo agricolo. Più aspettiamo e più la ricerca e gli investimenti si sposteranno fuori dalla Ue». Anche negli altri Paesi membri il dibattito è acceso. Già nel 2022, quando si era iniziato a parlare deltaglio apesticidied erbicidi,l’alloraministra francese della Transizione EcologicaBarbara Pompiliaveva dichiarato che avrebbe accettato il divieto solo in presenza divalide alternative. «Se vogliamo realizzare unatransizione agroecologica, gli sforzi che chiediamo ai nostri agricoltori non devono condurli in un vicolo cieco o indebolirli di fronte alla concorrenza internazionale», aveva affermato durante una riunione dei ministri dell’Ambiente. Per prepararsi al bando erimpiazzare erbicidi e pesticidi,il mondo agricolo sta sperimentando deifitofarmaci biologici,meno impattanti sulla natura e sulla salute umana. Prevalentemente si tratta di microrganismi comefunghi, batteri, virus e protozoi. Dopo un lacunoso meccanismo di approvazione, sono stati messi in commercio. Rimangono però ancora poco utilizzati, rispetto ai loro omologhi chimici, e soprattutto nelle aziende più piccole.