Le startup sociali al Festival dell’Economia di Trento

Le startup sociali al Festival dell’Economia di Trento

 

Si apre domani, 25 maggio, la XVIII edizione delFestival dell’Economia di Trento, la manifestazione inprogrammafino al 28 maggioorganizzata dalGruppo 24 OreeTrentino Marketingcon il contributo del Comune e dell’Università degli Studi di Trento. L’appuntamento di quest’anno conta più di260 eventie ospiterà economisti, accademici, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni per un totale di oltre 500 relatori inclusi6 premi Nobel: tra questi i Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz e Robert Shiller e l’attivista per i diritti umaniTawakkol Karman, Nobel per la Pace nel 2011. Ve lo raccontiamo attraverso due realtà protagoniste del panelStart-up sociali: quale futuro per i territori montani?in calendario il26 maggiodalle 11.00 alle 13.00 in Piazza Santa Maria Maggiore. La prima impresa è inclusiva fin dal nome:Atotus, che in sardo vuol dire “a tutti”, ovvero l’insieme di consumatori e attori della filiera – oggi 22 in totale tra produttori, tessitori e filatori – che gli isolani trapiantati a TrentoSilvia AtzorieNicola Masciahanno riunito nel 2021 per dare vita a un circuito dellamoda sostenibile made in Italybasato sui principi dell’economia circolare diriciclo,upcyclingeriuso. Cotone, lana, cashmere e perfino penumatici usati: Atotus raccoglie l’usato dai consumatori, lo valuta e decide se destinarlo aifilatoriper farne filato riciclato da reimpiegare nella produzione, rigenerarlo grazie al lavoro creativo discuole di modae designers o, nei casi di capi per bambini e premaman, donarlo aorganizzazioni no-profitcome ilCentro Aiuto alla Vitadi Trento. «Spesso ad associazioni come queste arrivano abiti inutilizzabili, maanche i poveri hanno una dignità– osserva Atzori – per questo è importante educare i consumatori finali». I quali possono consegnare l’usato nel punto vendita di Atotus a Vezzano, frazione di Vallelaghi in provincia di Trento, o prenotare il ritiro gratuito a casa contestualmente a un acquisto dalnegozio online. In cambio del conferimento dell’usato, i clienti ricevono unamoneta virtualecon tasso di cambio pari a 1 euro chiamata T.I.P., acronimo diTogether Is Possible(“Insieme è possibile”), spendibile in termini di scontistica sugli acquisti effettuati presso Atotus. «Nei prossimi mesi partirà un nuovo progetto a cui teniamo molto – anticipa Atzori aLa Svolta– che ci permetterà di misurare l’impatto socialedella T.I.P. in ottica di capacità di coinvolgere la comunità e creare opportunità lavorative per persone svantaggiate». A queste ultime in particolare si rivolge inveceRemoove, nata ad Arco (Trento) dall’esperienza dei soci fondatoriAndrea TomasonieMattia Bonanomecon l’obiettivo di offrire sistemi di mobilità ciclistica e servizi di turismo inclusivi a persone, organizzazioni, comunità e territori. Attraverso una rete di test center sparsi sul territorio nazionale, da Milano a Bologna passando per Treviso, il Delta del Po (Ro), l’Alto Adige e giù fino alla Gola del Furlo (PU),Remoovesi occupa in primo luogo divendita e noleggiodi bici, tricicli e tandem progettati dalla società dei Paesi Bassi Van Raam e altri marchi leader nella produzione di mezzi per persone conesigenze speciali e disabilità motorieo cognitive. «A giugno lanceremo il nostronuovo portalein cui sarà possibile prenotare a distanza la propria esperienza in uno dei nostri centri oggi attivi selezionando in anticipo mezzo, località, data e ora», annuncia Tomasoni, presidente e co-ceo della società insieme a Bonanome. Tra i servizi rivolti a enti, imprese e associazioni,Remooveoffreanalisi di accessibilitàe fruibilità della mobilità per specifiche utenze, valutazione emisurazione dei parametri di inclusivitàdei servizi di ospitalità, accoglienza e ristorazione, strategie e progetti dicrowdfunding e fundraising, progettazione di percorsi eeventi formativi, organizzazione deiservizi di noleggiodi mezzi speciali e altro. «Essereuna società a scopo di lucroè una condizione inedita nel sociale, ci rende un corpo estraneo in un Paese dove prevale spesso la logica del pietismo. Il volontariato è una leva sociale importantissima – afferma Tomasoni –, ma da solo è insufficiente: sono necessari soggetti pubblici o privati che garantiscano la qualità del servizio e il diritto di tutti ad accedervi». Tra gli altri relatori dell’evento del 26 maggio ancheWalter ViolaeValentina Chizzola, rispettivamente direttore generale e ricercatrice della Fondazione Franco Demarchi, oltre aMarco Senigalliesi, responsabile dell’area Stratup di Hit – Hub Innovazione Trentino, eAndrea Silli, direttore dell’area Startup presso Trentino Sviluppo. Modererà l’incontro la direttrice diLa SvoltaCristina Sivieri Tagliabue, che sarà presente in qualità di relatrice anche nella prima delleLezioni di futuroin calendario la sera del giorno stesso presso la Biblioteca Comunale dalle 20.45 alle 21.45. Alle startup che valorizzano il sociale saràdedicataun’apposita categoria all’interno della quinta edizione diTrentino Startup Valley, il programma di accompagnamento per nuove imprese innovative di Trentino Sviluppo e Fondazione Hit. A partire dal mese prossimo fino all’autunno, la Fondazione Demarchi avvierà una fase di scouting finalizzata a individuare una decina di team “sociali, innovativi e orientati al mercato”. I4 progetti selezionatidalla Commissione di valutazione beneficeranno dellaformazionedi Trentino Startup Valley e di un coaching dedicato, e le migliori della categoria riceveranno un riconoscimento in denaro. Lemodalità di partecipazionealla “Trentino Startup Valley per il sociale” verranno rese note a breve tramite un avviso pubblico dedicato.