La “nuova” Tate Britain metterà al centro le artiste

Sulle rive del Tamigi “le artiste saranno più rappresentate che mai”, fa sapere laTate Britaindal proprio sito, annunciando il primo riallestimento delle sue collezioni gratuite di arte contemporanea da 10 anni a questa parte. Dal 23 maggio 2023 i visitatori e le visitatrici della galleria d’arte diLondrapotranno infatti esplorarepiù di 800 opere di oltre 350 artisti ela metà saranno donne, grandi professioniste del XVII, XVIII e XIX secolo. «I nuovi allestimenti della Tate Britain -spiegaPolly Staple, Direttrice della collezione d’arte britannica dell’Istituto – incarnano il nostro impegno ad ampliare il canone e a diversificare la storia dell’arte britannica. Negli ultimi anni abbiamo portato tante opere incredibili nella collezione dellaTatee i visitatori potranno presto vedere questenuove acquisizioni appese accanto a classici più familiari e amati». Tra 3 mesi chi entrerà allaTate Britain, che fa parte del complesso musealeTatedel Regno Unito, insieme aTate Modern,Tate LiverpooleTate St Ives, «potrà esplorare500 anni di cambiamenti rivoluzionarinell’arte, nella cultura e nella società, culminati nelle nuove opere di alcuni dei più interessanti artisti contemporanei britannici», diceAlex Farquharson, direttore del museo. «Celebreremo il meglio dell’arte britannica e mostreremo come ci parla, ci sfida e ci ispira». Il nuovo allestimento ospiterà artiste del calibro diBridget RileyeTracey Emin,Kudzanai-Violet HwamieLydia Ourahmanee ci sarà anche un ritratto a figura intera del 1650 diJoan Carlile, ritenutala prima donna in Gran Bretagna a lavorare come pittrice a olio professionista. Il dipinto è stato acquisito nel 2016 e tra le opere ottenute ancora più di recente dallaTatesaranno presenti anche la selezione di acquerelli diEmily Sargent, realizzati durante i suoi viaggi in Nord Africa e il suggestivo e neo-arrivatoA Fisher Girl’s Lightdel 1899 diMarianne Stokes, acquisito nel 2022. Accanto a grandiosi ritratti Tudor e scene di battaglia georgiane, ci saranno anche le opere di una nuova generazione di giovani professioniste che entrano per la prima volta a far parte della collezione nazionale, come latela caleidoscopica dell’artista visivaRachel Jones, nata nel 1991, che con la suaLick your teeth, they so clutchè una delle più attese. Così come la serie di fotografie che cattura la vita britannica del XXI secolo, opera diRene Matić, classe 1997, che si definisce una donna queer e una «working-class womxn, termine che consente di includere le identità genderfluid, gender queer, gender non-conforming, non-binary e transof colour», ha spiegatoin un’intervista. Il team dellaTatesi sta preparando a mettere in scena anche una serie diopere complesse su larga scala e realizzate con materiali insoliti: le 8 tonnellate di riso delNeon Rice Fielddell’artista originario del LaosVong Phaophanit; i 2.000 fiori rossi divisi in 4 colonne che compongonoPreserve “beauty”della britannicaAnya Gallaccio; le sculture in vetro e acciaio che compongonoTransmission, opera del defunto arista pakistanoHamad Butt. In occasione dell’apertura delle nuove esposizioni, laTate Britainospiterà anche alcune installazionifuori dalla galleriache si affaccia suMillbank, la via che corre lungo il Tamigi, nel quartiere Westminster: 2sculture in cemento di Sarah Lucasverranno posizionate nel prato di fronte almuseo, mentre un dipintosite-specific, ovvero pensato e realizzato per essere inserito in un determinato ambiente, diFrance-Lise McGurn, di Glasgow, si potrà osservare sul soffitto delDjanogly Bar. Portrait of an Unknown Lady, 1650Credit: Joan Carlile, Photo Tate A Fisher Girl’s Light (A Pilgrim of Volendam returning from Kevelaer), 1899Credit: Marianne Stokes, Tate (Seraphina Neville) Lick your teeth, they so clutchCredit: Rachel Jones. Photo Tate (Sam Day, Rod Tidnam) Preserve “beauty”, 1991-2003.Credit: Anya Gallaccio, courtesy Lehmann Maupin Gallery, New York. Photo Tate