California: l’approvazione dei piani “green” si semplifica

California: l’approvazione dei piani “green” si semplifica

 

Dopo anni di ritardi nei progetti infrastrutturali a causa di una burocrazia sempre più lenta e complessa, ilgovernatore della California,Gavin Newsom,ha annunciatouna riforma persnellire le procedure di approvazione dei progetti legati alla mitigazione climatica, con l’obiettivo diaccelerare la transizione “verde”: «L’unico modo per rendere la California leader mondiale nei piani climatici è costruire, costruire, costruire, più velocemente. Questa proposta è lo sforzo più ambizioso dell’ultimo mezzo secolo per ridurre la burocrazia esemplificare le normative.È tempo di ottenere il massimo dai dollari dei contribuenti, creando centinaia di migliaia di buoni posti di lavoro. È fin dall’era di Pat Brown che non abbiamo avuto l’opportunità di investire e ricostruire questo Stato per creare il futuro green che i californiani meritano» ha dichiarato Newsom. Il governatore del Partito Democratico intendemodificare profondamente la legislazione delCalifornia Environmental Quality Act(Ceqa),emanatanel lontano 1970 dall’ex governatore repubblicano Ronald Reagan in modo da imporre una serie di procedure evalutazioni dell’impatto ambientale a tutti i progettiinfrastrutturaliprima dell’approvazione definitiva. Da quel momento la legislazione è diventata sempre più inefficiente, nonostante i 20 tentativi di riforma avviati nel passato. Con questa nuova iniziativa dovrebbero essererimossi tutta una serie di cavilli e lentezze burocratiche, arrivando a restringere i ritardi entro i 270 giorni, soprattutto per le infrastrutture legate alle energie rinnovabili, ai trasporti, alle riserve d’acqua potabile e agli impianti di trattamento dei rifiuti. Le agenzie statali potranno utilizzare nuovi tipi di contratti grazie a delleautorizzazioni semplificate e più veloci,riducendo i contenziosi amministrativi e giudiziari, emobilitando le risorse economiche delClimate Catalyst Fund,designato specificatamente per i progetti che riducono l’inquinamento e a beneficio delle comunità a basso reddito. Nel prossimi decenni la California punterà ainvestire fino a 180 miliardi di dollari nella transizione eco-sostenibile, grazie anche ai fondi previsti dal governo federale attraverso ilFederal Infrastructure Investment and Jobs Act(Iija) e l’Inflation Reduction Act(Ira), con lo scopo di creare 400.000 posti di lavoro. Non tutti però concordano con l’ottimismo del governatore californiano e diversi gruppi ambientalisti, tra cui ilSierra Clube ilCenter for Biological Diversity, hanno sottolineato i rischi nascosti in un allentamento delle norme a protezione dell’ambiente. Specialmente riguardo a 2 progetti, iltunnel Deltae ilbacino idrico di Sites,che finirebbero perdanneggiare la natura locale senza risolvere i persistenti problemi idrici. «Non c’è dubbio chela California abbia bisogno di piùenergiapulita,più trasporti puliti e progetti di resilienza idrica per proteggere le comunità dagli impatti della crisi climatica. Tuttavia quell’infrastruttura non può essere costruita senza il contributo delle comunità in cui esisterà» haaffermatoil direttore delSierra Club CaliforniaBrandon Dawson. Di fronte a queste critiche Gavin Newsom ha garantito che la sua amministrazione ha trascorso più di un anno a verificare con cura la riforma proposta, valutando attentamente gli impatti sulle comunità locali: «Non stiamo cercando di ribaltare le comunità locali, non stiamo cercando di ribaltare la tutela dell’ambiente» ha dichiarato il governatore durantela visitaal futuro impianto di energia solareProxima Solar Farm.