Calcio, De Laurentiis: autoprodurre i match e vendere alle piattaforme

Calcio, De Laurentiis: autoprodurre i match e vendere alle piattaforme

 

LaSerie A di calciosi autoproduca le partite evenda i diritti televisivi alle piattaforme streaming. È l’idea cheAurelio De Laurentiis, produttore cinematografico epresidente del Napoli, da poco insignita dello scudetto, haribaditoalFinancial Timesdopo l’intervistarilasciataal quotidiano britannico in seguito alla vittoria del campionato italiano il 4 maggio. «Metti insieme Amazon, Apple, Netflix, Paramount Plus, Discovery Hbo – ha dichiarato il patron del Napoli – e dici:la Serie A produrrà da sola le partite, e useremo quelle piattaforme come distributore fisico per i nostri giochi per fare un ponte diretto tra il campionato di Serie A e i tifosi». Non è la prima volta che il presidente del Napoli annuncia la volontà di modificare il quadro che regola la trasmissione delle partite. A febbraio di quest’anno avevaespressola stessa idea al settimanale tedescoSport Bild,sostenendo la necessità di «ripensare i diritti televisivie non venderlipiù solo a 2 o 3 grandi emittenti televisive». «Tutti sarebbero fornitori delle nostre partite – ha aggiunto in quell’occasione – e manterrebberoil 5% di ciò che i fan spendono per un match. Fino ad allora, però, dobbiamo lottare duramentecon la politica e contro la pirateria, che è come un cancro del nostro sport e di tutto lo spettacolo». L’idea risale almeno al luglio 2020, quando nel corso di una riunione a Roma con i presidenti degli altri club di Serie Aauspicòla creazione di unamedia company gestita dalla Legain qualità di editore ma con un management indipendente. L’idea è ancora in piedi ma non si è concretizzata, nonostanteMilano Finanzaabbiariferitoin diverseoccasionil’interessedi numerosiinvestitori, dal fondoBruin Capitalalla bancaJpMorgan. Il prossimo anno, intanto, scadrà l’attualeaccordo triennale con Sky e Daznstipulatonel 2021 per 927,5 milioni di euro all’anno complessivi. Il 16 maggio, l’Assemblea dellaLega Serie Ahapubblicatoil bando per lavendita dei dirittiaudiovisivi per il prossimo ciclo al prezzo minimo di1,2 miliardi di euro annuisu 3 anni, cifra che salirà del 10% e del 20% nei casi di vendita rispettivamente a 4 o 5 anni. Il quotidianoBeBeezhariferitoche l’opzione di costituire una media company sarà tra le9“manifestazioni d’interessedi private equity e finanziamento” che saranno valutate nel corso della riunione dei 20 soci della Serie A in programma a Roma domani 24 maggio.