Rayyanah Barnawi è la prima saudita nello Spazio

Rayyanah Barnawi è la prima saudita nello Spazio

 

Volando a bordo della capsulaSpaceX Dragon,Rayyanah Barnawista entrando nella storia, oltre che in orbita:è la prima astronauta saudita ad andare nello Spazioeuna delle prime donnearabe a visitare la Stazione Spaziale Internazionale. Insieme al connazionale e pilota di cacciaAli Alqarni,la prima coppia di astronauti originari dell’Arabia Saudita viaggerà nello Spazio dopo decenni. A completare l’equipaggio, anche la collega statunitense in pensionePeggy Whitson, che effettuerà il suo quarto volo verso la Iss, eJohn Shoffner, un uomo d’affari del Tennessee che presterà servizio come pilota. La missione si chiamaAxiom 2(Ax-2),è la seconda interamente privatacon a bordo un equipaggio di astronauti organizzata dall’azienda aerospaziale statunitenseAxiom Spaceverso la Stazione Spaziale Internazionale. La partenzaè avvenutail 21 maggio dal dalKennedy Space Centerdella Nasa, in Florida. Il razzo è stato lanciato dal vettore spazialeFalcon 9, di proprietà diSpaceX, la compagnia aerospaziale fondata da Elon Musk. L’attracco di Dragon alla Stazione Spazialeè avvenuto oggi lunedì 22 maggio(alle 9:16 circa ET, Eastern Time, 15:16 italiane) L’equipaggiostarà in orbita 12 giorni, di cui 10 trascorsi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale: condurrà oltre 20 esperimenti scientifici e tecnologici in settori quali la fisiologia umana, le scienze fisiche e le Steam (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica), “per contribuire ad ampliare le conoscenze a beneficio della vita sulla Terra in settori quali l’assistenza sanitaria, i materiali, lo sviluppo tecnologico e i progressi industriali”,spiegaSpaceX. Barnawi, classe 1988, è nata a Jeddah, in Arabia Saudita. Una volta in orbita, la donna ha salutato i terrestri: «Ciao dallo Spazio! È una sensazione incredibile vedere la Terra da questa capsula». Prima della partenza, Barnawi si era detta entusiasta di essere la prima donna araba a eseguire un viaggio spaziale, e non vedeva l’ora di condividere la sua esperienzacon i bambini: «Poter guardare le loro facce quando vedono per la prima volta astronauti della loro regione è molto emozionante»,ha dichiarato. Ha diverse lauree in scienze biomediche: ha conseguito un master in Scienze Biomediche presso l’Alfaisal University, nella capitale Riyad, e una laurea in Scienze Biomediche all’University of Otago,in Nuova Zelanda.È una ricercatrice biomedica con quasi un decennio di esperienza nello studio delle cellule staminali del cancro. Barnawi ha trascorso oltre 9 anni cometecnica di laboratorio di ricercaper il programma direengineering(reingegnerizzazione) delle cellule staminali e dei tessutiper migliorare il trattamento del cancropresso ilKing Faisal Specialist Hospital and Research Centerdi Riyad. Al di fuori della sua carriera professionale,spiegaAxiom Space, “Barnawi è un’appassionata di sport e di attività all’aria aperta e partecipa ad avventure in tutto il mondo. Dalle immersioni subacquee in Arabia Saudita e Indonesia, al deltaplano, all’oscillazione su una sporgenza, al fiume in Nuova Zelanda, all’escursionismo e al rafting in Türkiye, e molto altro ancora”. Nel corso diAxiom 2sarà “specialista di missione”, un ruolo che generalmente viene assegnato a un’area limitata, come i test medici o questioni le tecniche. Barnawi lavorerà per facilitare la ricerca scientifica del proprio Paese,concentrandosi sullo studio delle cellule staminali e delcancro al seno. Lei e il collega e connazionale Ali Alqarnisono i primi astronauti originari dell’Arabia Saudita a salire su un razzo dal 1985, spiegaAl Jazeera, quando un principe saudita viaggiò a bordo delloSpace Shuttle Discovery. Ad accoglierli, alla Stazione Spaziale Internazionale, un astronauta degli Emirati Arabi Uniti. La loro partenza si inserisce nelprogramma strategico diHuman Space Flight, lanciato dalla Commissione Spaziale Saudita per consentire di realizzare laVision 2030del Paese: si tratta di un quadro strategico perridurre la dipendenza dell’Arabia Saudita dal petrolio, diversificare la sua economia e sviluppare settori di servizio pubblico come sanità, istruzione, infrastrutture, attività ricreative e turismo.”Le aree di ricerca del programmaHsfnon solo saranno utili per noi sulla Terra, ma consentiranno anche future missioni sulla Luna e su Marte”,spiegala Commissione. Il programma mira a preparare nuovi astronauti professionisti in rappresentanza dell’Arabia Saudita e “lanciarli in missioni di breve e lunga durataper condurre ricerche a beneficio dell’intera umanità”, aggiunge il sito della Commissione Spaziale Saudita. La missione di Barnawi e Alqarni “aprirà la strada a un programmaHsfsostenibile, inviando in futuro astronauti sauditi in missioni di lunga durata per almeno 180 giorni,per condurre ulteriori ricerche ed espandere il contributo saudita alla scienza”. Axiom Spacenon ha voluto dire quanto l’Arabia Saudita e l’uomo d’affari texano dell’equipaggio, Shoffner, pagheranno per la missione: in precedenza la società aveva parlato di 55 milioni di dollari a testa. Questo viaggio è il secondo commerciale organizzato daAxiom Spaceverso la Stazione Internazionale Spaziale: il primo risale allo scorso anno. Aveva a bordo 3 uomini d’affari e un astronauta della Nasa in pensione.