Nautica made in Italy: 7 miliardi di fatturato per il 2022

Cresce in Italia il settore dell’industriae dellacantieristica nautica: è quanto emerge daMonitor, il rapporto statistico realizzato daConfindustria Nauticain collaborazione conFondazione Edison, che analizza l’andamento del mercato nautico. La crescita del settore, dal 2001 a oggi, non è mai stata costante: dopo ipicchi raggiunti nel 2007 e nel 2008, infatti, abbiamo assistito a una discesa fino al 2013, per poi riprendere la crescita con qualche“inciampo” nel 2020a causa della pandemia. Non c’è ancora l’ufficialità (per quella si dovrà attendere ilSalone Nautico Genova,in programma dal 21 al 26 settembre 2023) ma secondo i dati raccolti dal rapporto, per il2022il fatturato previsto toccherà, e forse supererà, i7 miliardi di euro, registrando unaumento rispetto ai 6,11 miliardi del 2021. Un valore mai raggiunto, che mostra comeil settore nautico non sia stato colpito profondamente dalla crisi pandemica e dalla guerra in Ucraina,anzi. In Italia, la filiera ha quasi19.000 unità locali di produzione, per un valore aggiunto di oltre 11 miliardi di euro e quasi188.000 occupati;per ogni addetto alla produzione si attivano 9,2 posti di lavoro e ogni euro di produzione ne attiva 7,5;ogni 3,8 posti barca generano 1 occupato nell’indotto turistico, per una media di 71 unità per approdo turistico. Dati non indifferenti. A confermare la continua crescita del settore è il reportThe state of the art of the global yachting market,realizzato daDeloittesempre per Confindustria nautica. I dati che emergono dalla ricerca fotografano unacrescita del fatturatodel settore della nautica da diporto, che si collocatra il 15 e il 20%rispetto al 2021, quando si era comunque registrato un aumento rilevante (3,6 miliardi di euro, +34% rispetto al 2020). Il contributo del settore sul Pil italiano è pari al 2,9%. In particolare, rispetto al mercato globale,l’Italia è in vetta per la produzione di imbarcazioni di grandi dimensioni(quindi superyacht da 30 metri): tenendo conto delGlobal Order Book, resoconto annuale sullo stato dell’industria dei superyacht, l’Italia ha raggiunto un record, rappresentando quasi la metà degli ordini annuali con una percentuale pari al 49,3%. Complessivamente, il nostro Paese è il secondoproduttoremondialecon una quota di mercato pari al 12%,preceduto soltanto dagli Stati Uniti (40%). Secondo le previsioni stimate dal rapportoDeloitte, nel futuroil mercato nautico continuerà a svilupparsi, a espandersi:a guidare la crescita a livello geografico saranno l’Europa e il Nord America. Dati sorprendenti, che rendono la nauticauno dei settori trainanti del Made in Italy:infatti, «fra le economie del mare è il comparto che nel 2021 è cresciuto più di tutti gli altri, con il migliore incremento di fatturato di sempre registrando il record storico di export e un aumento del 10% degli addetti diretti»,ha dichiarato Saverio Cecchi, presidente di Confindustria nautica. Un settore che, per il momento, sembra non conoscere crisi, anzi. Secondo le previsioni, continuerà a crescere ancora nei prossimi anni, anche se non sono mancati problemi con il mondo politico. Fortemente penalizzata dalmancato riconoscimento da parte della politica, in realtà la nautica è un’industria capace di fornire posti di lavoro e trainare il turismo.