Le scuole europee vengono occupate per il clima

Un’ondata dioccupazionista interessandoscuole e università in tutta Europa;una nuova campagna diprotesta giovanile contro l’inazione della politicarispetto alclimache potrebbe protrarsiper tutto il mese di maggio. Sono22 gli istituti coinvoltiin tutto il continente. Per ora nessuno in Italia, ma sul profilo TwitterEnd Fossil: Occupysi legge che, oltre a quelle già in corso,arriveranno altre occupazioni. InGermania, sono le università di Wolfenbüttel, Magdeburgo, Münster, Bielefeld, Ratisbona, Brema e Berlino a essersi rese protagoniste dell’iniziativa. InSpagna, gli studenti dellaUniversitat Autònoma de Barcelonahanno organizzato seminari dedicati alla crisi climatica. InBelgio,40 ragazzi e ragazzehanno occupato laUniversiteit Gent;nellaRepubblica Ceca,circa100giovani si sono accampati fuori la sede del Ministero del Commercio e dell’Industria. NelRegno Unitosi sono svolte occupazioni nelle università di Leeds, Exeter e Falmouth. Le azioni più radicali hanno avuto luogo aLisbona, inPortogallo, dove i ragazzi hanno occupato7 scuole e 2 università:gli studenti dellafacoltà di lettere dellaUniversity of Lisbonasi sono persinobarricati nell’ufficio del preside.Inoltre, alle occupazioni si sono aggiuntiblocchi stradali(come avvenuto e avviene ancora oggi anche in Italia) nella capitale portoghese. In una scuola, però, un gruppo di insegnanti ha chiamato la polizia per sfrattare gli alunni che avevano iniziato le occupazioni la scorsa settimana. Queste forme di protesta fanno parte di una campagna particolarmente estesa. Lo slogan èEnd Fossil: Occupy!, che punta a intensificare gli scioperi deigiovani per il climadopo l’imperversare delle proteste del 2019. ”Chiunque, in qualsiasi parte del mondo, voglia organizzare un’occupazione nella sua scuola o nella sua università è il benvenuto. L’unica cosa che conta è che vogliano contribuire al raggiungimento del nostro obiettivo e che seguano i nostri tre princìpi guida:le occupazioni devono essere guidate da giovani, devono essere finalizzate all’ottenimento dellagiustizia climaticae devonoproseguire fino a quando l’obiettivo non sarà raggiunto”spiega il manifestoin nome del quale i giovani europei stanno occupano le classi e le aule di scuole e atenei. Come riporta ilGuardian,l’intento è quello diricreare un’atmosfera non molto diversa dai moti del ‘68,in grado di diffondersi a macchia d’olio su tutto il territorio europeo, determinando un’effettiva spinta al cambiamento e un cambio di rotta nella percezione collettiva delclimate change. Per la seconda volta la campagna ha lanciato un appello forte e chiaro, che invita gli studenti a occupare. Sono ben50 le scuole e università occupate tra settembre e dicembre dello scorso anno, di cui 3 sgomberate dalla polizia antisommossa. Gli organizzatori sostengono che la precedente ondata di manifestazioni abbia spinto l’università diBarcellonaa rendere obbligatorio per tutti gli studenti unmodulo per l’emergenza climatica ed ecologica. «Iniziamo come studenti che occupano scuole e università, ma abbiamo bisogno chetutta la società intraprenda un’azione radicalecon noi per porre fine ai combustibili fossili – affermano i portavoce della campagna – Solo con un movimento di massa che coinvolga tutta la società, assumendosi la responsabilità di fermare l’era dei combustibili fossili, possiamo veramentecambiare il sistema».