Le auto elettriche aiutano davvero l’ambiente?

IlGlobal Electric Vehicle Outlook 2023analizza gli sviluppi dellamobilità elettricain tutto il mondo, esaminando determinate aree chiave come l’aumento dei veicoli, la presenza diinfrastrutture di ricarica,l’utilizzo dienergia, leemissioni di CO2e la domanda dibatterie. L’obiettivo è incoraggiare i responsabili politici e le parti interessate a mettere in atto misure che possano portare all’adozione dei veicoli elettrici su larga scala. Lo studio,pubblicato dallaInternational Energy Agency, spiega che oggi ci sono26 milioni di auto elettrichein circolonel mondo(+60% rispetto al 2021), di cui il70%rappresentato da elettriche pure, le cosiddetteBattery Electric Vehicle (Bev),macchine alimentate da un motore elettrico a batteria senza l’utilizzo di combustibili fossili. I dati affermano che nel 2022 sono state vendute 10 milioni di vetture elettriche, con unacrescita del 55% rispetto al 2021;si prevede poi un aumento del 35%, arrivando a14 milioni nel 2023.Il cambiamento è drastico: la quota delmercato mondiale delle auto elettricheè passata dal 4% del 2020 al 14% del 2022, e arriverà a superare il18% entro quest’anno. Al vertice di queste vendite abbiamo 3 mercati principali:Cinacon il 60%nel 2022; a seguireEuropaeStati Unitiche registrano un aumento del15%e del55%nel 2022, dati che cresceranno nei prossimi anni fino ad arrivare al60% entro il 2030. Altri mercati, solitamente con risultati molto bassi, nel 2022 hanno avuto un riscatto con vendite di auto elettriche che si sono triplicate rispetto al 2021. Parliamo diIndia (1,5%), Tailandia (3%) e Indonesia (1,5%). Questi dati portano a risultati molto importanti: si spera cheentro il 2030 vengano tagliati almeno 5 milioni di barili di greggio(petrolio non ancora lavorato) e che l’atmosfera, di conseguenza, venga “ripulita” dalle 700 mega-tonnellate di anidride carbonica derivate da carburanti fossili. Ma tutto ciò è davvero utile per ilcambiamento climatico? Cambiamento climatico e auto elettriche Ilclimate changesembra essere al primo posto tra le priorità della maggior parte dei Paesi: l’auto elettrica viene vista come un contributo fondamentale verso unfuturo sostenibile.Purtroppo, a differenza di quanto viene detto da diverse case automobilistiche, levetture ibride tendono a emettere più anidride carbonica di quanto dichiarato.Lo testimonial’indagine dellaUni Graz(Austria) e del gruppoTransport & Environment, condotta su alcuni modelli BMW, Renault e Peugeot. In seguito a testeffettuati a breve distanza (55 chilometri), è stato rilevato che la quantità di anidride carbonica per chilometro emessa da un BMW è di 112 grammi, contro i 36 dichiarati dall’azienda; segue Peugeot che sprigiona il 20% in più in confronto ai 27 grammi per chilometro dichiarati e, infine, Renault che inquina il 70% in più a confronto dei 30 grammi per chilometro esplicitati dall’azienda. Il problema più grande sta, però, nellarealizzazione di queste autopiù che nel loro utilizzo. Infatti lo studio delloSwedish Environmental Research Institutedi Stoccolma, ci dice chela realizzazione di una batteria per auto portaall’emissione dianidride carbonicacompresa tra i150 e i 200 kg per ogni KWhdi potenza. Le auto elettriche, quindi, per quanto possano rappresentare un grande cambiamento in positivo, incontrano resistenze: infatti,non sempre vengono prodotte e alimentate con energia rinnovabile;inoltre, lo smaltimento delle batterie non è ecologico e, infine, risultano a volte molto costose e questo le rende meno accessibili. Ma ci sono anche dati positivi. Infattile emissioni delle automobili elettriche sono del 70% più basse di quelle delle auto a benzina in Svezia e Franciae di circa il 30% nelRegno Unito.