Nasce l’alleanza europea per l’idroelettrico

La necessità di accelerare il Green Deal e la transizione europea verso un modello sostenibile ha spinto le maggiori compagnie energetiche a unirsi inun’alleanzaper cooperare e sviluppare il settore industriale legato all’energia idroelettrica. Lepiù grandi multinazionali del continente europeo(a partire dall’italianaEnel, la franceseEdf, la norvegeseStatkraft, la spagnolaIberdrola, la portogheseEdp, la svedeseVattenfall, la finlandeseFortum Global, l’austriacaVerbund, la tedescaUnipere la franceseEngie Europe) hanno firmato unpattoalla presenza dellaCommissaria europea per l’energia Kadri Simson.L’obiettivo è quello dielaborare una strategia per lo sviluppo dell’energia rinnovabilein chiave comunitaria, dato che il comparto idroelettrico non è ancora inserito nella liste delle tecnologie strategiche descritte nel Piano Industriale del Green Deal. Le 10 aziende combinate hanno unacapacità idroelettrica installata di oltre 110 GW, su un totale di 254 GW presenti in Europa, e l’intero settorerappresentail 16% della produzione elettrica complessiva e il 36% di quella da fonti rinnovabili, essendo la principale tecnologia rinnovabile. Secondo ilmanifestodella nuova alleanza industriale“l’energia idroelettrica è un pilastro essenziale della transizione energetica.Sono necessari ulteriori investimenti se l’Europa vuole essereclimaticamente neutra entro il 2050e le centrali idroelettriche fornisconoelettricità rinnovabile a prezzi accessibili,dispacciabile e sicura. Facilita l’integrazione nel sistema di grandi quantità di energia rinnovabile da fonti intermittenti, fornendo flessibilità al sistema, compreso lo stoccaggio e queste due funzioni rendono l’energia idroelettrica una tecnologia essenziale per le ambizioni Ue in materia di clima ed energia. In futuro, le centrali idroelettriche rinnovate, ri-potenziate e nuove, così come l’energia idroelettrica con pompaggio, continueranno a garantire un sistema elettrico pronto ad accogliere una quota sempre maggiore di generazione rinnovabile”. Per ottenere questi risultati,le 10 società energetiche hanno chiesto alle autoritàdell’Unione Europea di avviare una serie di politiche percreare un quadro economico, politico e legale atto a favorire il rapido sviluppo del settore, in modo da incentivare gli investimenti privati e renderli sicuri sul lungo periodo. Una prospettiva che trova concordi i vertici europei: «L’energia idroelettrica è una fonte cruciale per l’elettricità rinnovabile Ue- hadichiaratola Commissaria europea per l’energia Kadri Simson, la quale ha aperto alla possibilità di – discutere le sfide e la via da seguire per il settore». Non tutti, però, sono d’accordocon queste strategie industriali e diverse organizzazioni hannocontestato la “sostenibilità” dell’energia idroelettrica. L’anno scorso le ongWwf epo,European Anglers Alliance,European Environmental Bureau,European Rivers Network,Wetlands internationalhanno chiestoai legislatori europei diescludere nuovi progetti idroelettrici dai piani “green”:“Un nuovo boom dell’energia idroelettrica non è né un approccio auspicabile né strategico per migliorare la sicurezza energetica dell’Ue. La costruzione di nuove centrali idroelettricheframmenterebbe ulteriormente i fiumi europeie distruggerebbe preziosi ecosistemi. Inoltre l’energia idroelettrica sta diventando sempre più inaffidabile a causa dellacrescente scarsità d’acqua”.