AI, Biden: «enorme potenziale, enorme pericolo»

AI, Biden: «enorme potenziale, enorme pericolo»

 

«Quello che state facendo haun enorme potenziale e un enorme pericolo»: lo hadichiaratoil presidente degli Stati UnitiJoeBidenche il 4 maggio ha convocato alla Casa Bianca gliamministratori delegati diGoogle,Microsoft, OpenAI(la madre diChatGPT)e della startup di San FranciscoAnthropic. Per la prima volta iprincipali leader dell’intelligenza artificialesi sono riunti intorno al tavolo dellaRoosvelt Room, nellaWest Wingdella Casa Bianca, dovehanno discusso per circa 2 ore dellepreoccupazionilegate all’AI. “Per realizzare i benefici che potrebbero derivare dai progressi nell’AI – haaffermatola Casa Bianca in una nota ufficiale – èimperativo mitigare i rischiattuali e potenzialiche l’intelligenza artificiale pone agli individui, alla società e alla sicurezza nazionale. Questi includono rischi per la sicurezza, idirittiumani e civili, la privacy, il lavoro e i valori democratici”. Rischi che all’inizio del mese hanno portatoGeoffrey Hinton, spesso citato come“il padrino” dell’intelligenza artificiale,adabbandonareil suo ruolo in Google. “Me ne sono andato per poter parlare dei pericolidell’intelligenza artificiale – hadichiaratoHinton in un tweet. “Viviamo in tempi molto incerti – haaggiuntoin un altro tweet – È possibile che mi sbagli totalmente sul fatto che l’intelligenza digitale ci sorpassi.Nessuno sa davvero quale sia il motivo per cui dovremmo preoccuparci ora”. Artificial Intelligence is one of the most powerful tools of our time, but to seize its opportunities, we must first mitigate its risks.Today, I dropped by a meeting with AI leaders to touch on the importance of innovating responsibly and protecting people’s rights and safety.pic.twitter.com/VEJjBrhCTW— President Biden (@POTUS)May 4, 2023 Artificial Intelligence is one of the most powerful tools of our time, but to seize its opportunities, we must first mitigate its risks.Today, I dropped by a meeting with AI leaders to touch on the importance of innovating responsibly and protecting people’s rights and safety.pic.twitter.com/VEJjBrhCTW In concomitanza del vertice sono state presentate una serie dimisureda mettere in camponel prossimo futuro per scongiurare queste derive. Come la messa a punto dellaCarta dei diritti dell’AIpresentatal’anno scorso, o l’implementazione dell’AI Risk Management Framework,un quadro volontario di gestione del rischiorilasciatoa gennaio dalNational Institute of Standards and Technology (Nist)del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. «Ilsettore privato ha la responsabilità etica, morale e legaledi garantire la sicurezza e la protezione dei propri prodotti – e – ogni azienda deve rispettare le leggi esistenti per proteggere il popolo americano», ha dichiaratoKamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, a margine dell’incontro. Nel corso della stessa mattinata, laNational Science Foundationdegli Stati Uniti ha inoltreannunciatoun investimento da140 milioni di dollarida destinare all’istituzione di7 nuovi centri nazionali di ricercaper l’intelligenza artificiale. «Questi investimenti federali strategici faranno avanzare l’infrastruttura e l’innovazione dell’AI americana, in modo che l’intelligenza artificiale possa aiutare ad affrontare alcune delle maggiori sfide che dobbiamo affrontare,dal cambiamento climatico alla salute», ha commentatoArati Prabhakar, direttrice dell’Ufficio per le politiche scientifiche e tecnologiche della Casa Bianca. Entro l’estate, infine, l’Ufficio per la gestione e il bilancio della White House rilascerà per un commento pubblico unabozza di orientamento politicorelativa all’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale da parte del Governo federale. In un’editorialepubblicatosulNew York Times, la presidente dellaFederal Trade CommissionLina Khanha paragonato lo sviluppo dell’intelligenza artificiale allarivoluzione sociale rappresentata dalle piattaforme dell’eraWeb 2.0(come Facebook, Twitter, TikTok) e dalla loro erosione dello Stato di diritto rappresentata dalla vendita dei nostri dati personali. “La traiettoria dell’era del Web 2.0 non era inevitabile – ha scritto Kahn – ma è stata invece modellata da un’ampia gamma di scelte politiche. E oraaffrontiamo un altro momento di scelta. Man mano che l’uso dell’intelligenza artificiale diventa più diffuso, i funzionari pubblici hanno la responsabilità di garantire che questa storia appresa duramente non si ripeta”.