Lo smog potrebbe aumentare il rischio di aritmie

Secondo la classifica stilata nel 2022 dalla start-upSensoworks,tra lecittà che emettono più CO2ci sarebbero almeno 3 località cinesi:Handan, Shanghai e Suzhou. L’inquinamento atmosfericoha sullasaluteeffetti dirompenti, tanto da determinare o, quanto meno, co-determinare unnumero impressionante di patologie. Non si tratta solo di danni ai polmoni, ma anche di ictus, malattie renali, demenza e diabete. Secondo gli standard dell’Oms, losmograppresenta unfattore di rischioda prendere in considerazione, anche a concentrazioni considerate “basse”. Sembra esistere, infatti, un nesso di causalità tra gliinquinantiatmosfericie una serie dianomalie registrate a livello cardiaco. Il gruppo di scienziati dellaFudan University(Cina) ha studiato glieffetti dell’inquinamento atmosferico sul cuore. I fattori presi in considerazione sono l’esposizione allo smog e l’insorgenza nel breve termine deisintomi di aritmia,ottenuti incrociando i dati provenienti da 2.025 ospedali in 322 città cinesi con e le concentrazioni di inquinanti atmosferici (PM10, PM 2.5, SO2, NO2, CO e O3) registrate dalle vicini stazioni di monitoraggio. Lo studio, pubblicato sulCanadian Medical Association Journal, pur riguardando un Paese famigerato per le altissime concentrazioni di polveri sottili, sarebbeapplicabile a tutto il globosecondo i ricercatori. Gli elementi raccolti si aggiungono ad altre voci autorevoli che si sono espresse riguardo gli effetti cardiovascolari dell‘inquinamento atmosferico: «Abbiamo scoperto che l’esposizione acuta all’inquinamento atmosferico ambientale era associata a un aumentato rischio di aritmia sintomatica-ha affermato Renjie Chen, uno dei coautori dell’indagine – I rischi si sono verificati durante le prime ore dopo l’esposizione e potrebbero persistere per 24 ore». Gli scienziati hanno scoperto che l’esposizione allo smogera seguita quasi subito da una serie disintomi legati alla circolazione e alla frequenza cardiaca,soprattutto flutter atriale e tachicardia parossistica sopraventricolare, seguiti da fibrillazione atriale ed extrasistole, e che il biossido di azoto (NO2) rappresentava la con-causa determinate per tutte e 4 le aritmie. “Sebbenei meccanismi non siano ancora del tutto chiari, l’associazione tra inquinamento atmosferico e insorgenza acuta di aritmia che abbiamo osservato è biologicamente plausibile – scrivono gli autori dello studio – Alcune prove hanno indicato chelo smog altera le attività elettrofisiologiche cardiache,inducendo stress ossidativo e infiammazione sistemica, colpendo più canali di membrana, oltre a compromettere la funzione nervosa autonomica».