Usa: cresce il sostegno al diritto all’aborto

Usa: cresce il sostegno al diritto all’aborto

 

Era il3 maggio 2022quandoPoliticorivelò in esclusiva che la Corte Suprema degli Stati Uniti avrebbe potuto schierarsi a favore dell’annullamento diRoe v. Wade, la sentenza del 1973 che garantivail diritto all’abortoa livello federale. Il quotidiano era entrato in possesso diuna bozzaredatta dal giudice Samuel Alito sul casoDobbs v. Jackson Women’s Health Organization, in cui era in ballo la costituzionalità della legge anti abortista del Mississippi proposta nel 2018 per vietare l’aborto dopo la 15° settimana. Non era certo che si trattasse del verdetto definitivo, ma di lì a poche settimanequella bozza sarebbe diventata realtà. Ancora oggi, a 11 mesi dal rovesciamento diRoe V. Wade, proseguono le battaglie legali per limitare ulteriormente la procedura:in Carolina del Sud e in Nebraska, dove l’aborto è consentito fino a 22 settimane di gravidanza, i politici localihanno bocciato 2 disegni di legge che avrebbero potuto cambiare radicalmente le cose. I 2 Stati, a guida conservatrice, si sarebbero aggiunti ai14 che già limitano fortemente questo diritto(alcuni prevedono eccezioni per stupro o in caso di pericolo per la vita della donna). Ma che cosa ne pensano gli americani?Secondoil nuovo rapportodelPew Research Centercondotto su 5.079 persone tra il 27 marzo e il 2 aprile, il numero di persone chevivono in Stati in cui l’aborto è vietatoo limitato e che ritengono chel’accesso all’interruzione di gravidanza dovrebbe essere più facilenel luogo in cui vivono è aumentato dal 2019. Laddove è stato emanato il divieto quasi totale di aborto dopo laDobbs, parliamo del 43% degli intervistati rispetto al 31% del 2019. Negli Stati in cui è limitato, o che hanno avviato controversie legali, il 38% ritiene che l’accesso dovrebbe essere più facile, rispetto al 27% nel 2019.I numeri sono aumentati anche negli Stati senza nuove restrizioni, ora al 27% rispetto al 24% nel 2019. Dal sondaggio emerge anche che, dal 1995,è cresciuto anche il sostegno complessivo all’aborto, ma questo deriva principalmente da un apporto maggiore da parte dei democratici e degli indipendenti di tendenza democratica. Dall’ultimo sondaggio nazionalecondotto dal centro di ricercaMarist Poll(in partnership con i media statunitensiPbsNewsHour eNpr)su 1.291 personeover 18a metà aprile, è emerso che molti (59%) sioppongono alla decisione della Corte Supremae il61% afferma di sostenere il diritto all’aborto. A giugno del 2022 erano il 55%: unaumento di 6 punti percentuali. Tuttavia, come mostrava il sondaggio delPew Research Center, l’opinione pubblica americana riguardo l’aborto è sfumata:nonostante la maggioranza supporti la procedura, quasi 2 americani su 3(66%)vogliono restrizioni significativeche lo consentano, al massimo, entro i primi 3 mesi. Dando un’occhiata più da vicino alle opinioni degli statunitensi,il 22%ritiene che l’aborto dovrebbe essere disponibile in qualsiasi momentodurante la gravidanza, mentreil12%afferma che dovrebbe essere consentitoentro i primi 6 mesidi gestazione; il 25% che dovrebbe essere limitato ai primi 3 mesi e un altro 25% che dovrebbe essere consentito solo in caso di stupro, incesto o per salvare la vita della donna incinta. Una percentuale che è diminuita, invece, è quella dichi sostiene di conoscere personalmente qualcuno che ha abortito: il 61%(ben 5 punti in meno della scorsa estate). Questo potrebbe dipendere dallo spettro delle sanzioni penali e civili per chi pratica interruzioni di gravidanze. Alcuni Stati, inoltre, si sono mossi per perseguire chi aiuta le donne a eludere le restrizioni sull’aborto nel luogo in cui vivono e superare il confine per ottenere le cure di cui hanno bisogno. In questo contesto,più di due terzi degli intervistati si sono detti favorevoli a leggi che forniscano un rifugio sicuroalle persone che cercano di abortire fuori dallo Stato.