Ucraina: chi dice no all’invio di armi?

“Una staffetta dell’umanità da Aosta a Lampedusa per unire l’Italia contro la guerra, per riaccendere la speranza”. Recita cosìil manifestolanciato dal giornalista, conduttore e autore televisivo italianoMichele Santoro per dire no all’invio di armi in Ucraina. “Noi pensiamo che l’Italia debba manifestare in ogni modo la sua solidarietà al popolo ucrainoabbandonando, però,qualunque partecipazione alle operazioni belliche. Vogliamo tornare a essere il più grande Paese pacifista del mondo, motore di una azione per laPacee non ruota di scorta in una guerra”, recita l’appello rivolto “ai cittadini, alla società civile e ai leader politici”. I Governi, spiega il manifesto, “continuano a ignorareil desiderio di pace dei popolie proseguono nella folle corsa a armi di distruzione sempre più potenti”. E così, se da una parte “Putin è il responsabile dell’invasione”, dall’altrala Nato“con in testa il Presidente degli Stati Uniti Biden,non sta operando soltanto per aiutare gli aggrediti a difendersi, contribuisce all’escalatione trasforma un conflitto locale in una guerra mondiale strisciante”. Al fianco di Santoro anche la docente di filosofia teoretica all’Università La Sapienza di RomaDonatella Di Cesaree l’ex onorevole, psicologo e giornalistaCristian Romaniello. Ma i firmatari, che arrivano dal mondo della cultura, politica, musica e del cinema, non fanno che crescere: nella lista ci sono lo storicoAlessandro Barbero, la scrittriceGinevra Bompiani, il drammaturgo e attore teatraleAscanio Celestini, la cantanteFiorella Mannoia, l’avvocata e attivista politicaAnna Falcone, gli attoriElio GermanoeRiccardo Scamarcio, e molti altri, visibili sul sito di Michele Santoro. Oltre all’appello indirizzato a chiunque senta “il bisogno di fare qualcosa contro l’orrore della violenza delle armi e ha voglia di gridare basta”, anche un invito a fare qualcosa di più concreto: usare “il cammino come strumento di Pace” e “costruire insiemeuna staffetta dell’umanità che parta da Aosta, Bolzano e Trieste fino a Lampedusa”. Un percorso che disegna una linea di 4.000 km passando per tutte le Regioni, una manifestazione itinerante chesi terrà domenica 7 maggio«in diverse basi distribuite su tutto il territorio nazionale, da nord a sud, isole comprese – haspiegatoRomaniello – da cui le persone potranno partire contemporaneamente e arrivare alla base successiva, portando una fiaccola». Il percorso della staffetta è stato realizzato dallaCompagnia dei Cammini, un’associazione con l’obiettivo di diffondere la cultura del camminare in Italia. Per quanto l’appello parli di“senza partito, disorganizzati”, che sembra “impossibile” possano riuscire “in un’impresa così difficile”, si tratta di un appello «politico», ha specificato Di Cesare, «per mettere all’ordine del giorno la guerra». Perché, spiega il manifesto, “se ciascuno di voi offrirà il suo contributo e se i leader e le organizzazioni che si sono pronunciati contro l’invio di armi daranno una mano, tutti insieme potremo farcela”. Per questo motivo sono stati coinvolti anche alcuni leader politici, affinché «ci aiutino in questa azione di pace», ha sottolineato Santoro: tra loro ci sono il leader del Movimento 5StelleGiuseppe Conte, il segretario di Sinistra ItalianaNicola Fratoianni,Angelo Bonelli, deputato di Sinistra Italiana e Verdi. Per quanto convivano realtà politiche e posizioni diverse, all’appello manca qualcuno: il Partito Democratico. Perché? «Non per una forma di ostilità, ma per una forma di rispetto delle loro posizioni, che però noi riteniamo completamente sbagliate – sottolinea Santoro – Dal Pd, daElly Schlein, ci saremmo aspettati una posizione critica, e questo non c’è stato. Io credo che sbaglino l’analisi sulla guerra, non hanno compreso la portata epocale di questo scontro che si svolge in Ucraina e che per noi ridisegna completamente gli equilibri in Europa»,riportal’agenziaAdnkronos. A dare il proprio supporto, anche il segretario della CgilMaurizio Landini,le “6.000 Sardine”e laComunità di Sant’Egidio.