Quest’anno la popolazione indiana sorpasserà la Cina

La nuova serie di previsioni elaborate dalle Nazioni Unite,2022 Revision of World Population Prospects,ipotizzano ilsorpasso della popolazione indiana nei confronti di quella cinesenel 2023: un cambiamento epocale che vedrebbe l’Indiadiventare il Paese piùpopoloso al mondocon oltre 1 miliardo e 425 milioni di persone. Il sorpasso, che sancisce la fine del predominio cinese durato più di 2 secoli, sarebbe determinato dalcalo demograficoin corso nella Potenza orientale chenel 2022ha persocirca 850.000 abitanti,registrando la prima inversione di rotta a livello statistico dopo 6 decenni. Un prospettiva «molto più negativa del previsto-secondoil ricercatore Yi Fuxian dellaUniversity of Wisconsin-Madison,che denuncia una tendenza che si va consolidando nel tempo -La popolazione cinese ha iniziato a diminuire 9-10 anni prima rispetto alle proiezioni dei funzionari cinesi e delle Nazioni Unite, il che significa che la veracrisi demografica della Cinava oltre l’immaginazione e che tutte le precedenti politiche economiche, sociali, di difesa ed estere della Cina erano basate su dati demografici errati». Non tutti i ricercatori sono così certi del sorpasso indiano, sottolineando le difficoltà nel calcolare le demografie di Paesi così popolosi: «In realtà,non c’è modo di sapere esattamente quando l’India supererà la Cina.C’è incertezza, non solo sulla popolazione indiana, ma anche su quella cinese» haaffermatoBruno Schoumaker, demografo dell’Université catholique de Louvainin Belgio. Un concetto ribadito anche da Patrick Gerland, capo della sezione stime e proiezioni della popolazione presso le Nazioni Unite a New York : «È un’approssimazionegrezza, nella migliore delle ipotesi». Nonostante le difficoltà nell’individuare il momento esatto del nuovo primato indiano, i trend demografici in corso confermano lacontinua crescita della popolazioneche, al contrario di quella cinese,presentaun’età media decisamente più bassa, con 113 milioni di bambini nella fascia di età 0-4 anni e circa 23 milioni di nascite all’anno. L’incremento demografico degli ultimi decenni, per quanto stiarallentando con il progressivo sviluppo economico della Nazione,ha portato una forteurbanizzazione,con la formazione di quasi 50 città da oltre 1 milione di abitanti fra cui la capitale New Delhi, che ha sviluppato un conglomerato di circa 30 milioni di persone. Il sorpasso indiano ha implicazioni profonde, non solo a livello demografico globale, ma anche in ambitoeconomico, ambientaleegeopolitico,secondol’opinione di Irfan Nooruddin, direttore delSouth Asia Center(del think tank americanoAtlantic Council):«Siamo all’apice della transizione demografica forse più importante degli ultimi 200 anni. Il centro di gravità del mondo si è spostato per un po’, ma sta per essere consolidato». Con una popolazione così numerosa e in crescita, il Governo indiano di Narendra Modi dovrà fronteggiare nei prossimi anni inumerosi disequilibri interni,fraaree in rapido sviluppo e aree estremamente povere, dove 229 milioni di personevivonosenza i servizi di base. Inoltre, la rapida industrializzazione degli ultimi 2 decenni, con la creazione di una consistente classe media e un aumento netto dei consumi, ha portato anche una notevolepressione sull’ecosistemae unincrementodelleemissioni di gas alteranti. La combinazione fra crescita demografica e crescita economica, porrà ulteriori sfide nell’attuazione dei piani di mitigazione climatica promessi.